tag:blogger.com,1999:blog-46224403165763538132024-03-13T10:25:05.895-07:00VEGAN-RAW FOOD & VEGETABLE GARDENBalu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.comBlogger76125tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-981587796569353482017-11-21T10:37:00.002-08:002017-11-21T10:37:36.870-08:00 MA QUANTA FRUTTA E VERDURA TI MANGIO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_EvQdeHNYGQ/V0cOQcuGy9I/AAAAAAAAQ1g/ktPEcLBZoiw0uZ6MyeXLnYBwX3zsj6x5QCLcB/s1600/FRUIT%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-_EvQdeHNYGQ/V0cOQcuGy9I/AAAAAAAAQ1g/ktPEcLBZoiw0uZ6MyeXLnYBwX3zsj6x5QCLcB/s640/FRUIT%2B2.jpg" width="524" /></a></div>
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Oh ma cosa sta succedendo in questi ultimi anni?<br />
L'Italia che è un paese prettamente agricolo, con tantissime eccellenze in ambito agro-alimentare, sta subendo un picco discendente per quanto concerne il consumo di frutta e verdura.<br />
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Ma come? Mi son detta! Produciamo la frutta e la verdura migliore e non ne consumiamo abbastanza?<br />
Come mai questo calo nei consumi? Prezzi troppo alti? Diffidenza nella provenienza del prodotto?<br />
<br />
Certo se una persona comune, come la sottoscritta in questo caso, si aggira per i mercati settimanali della Milano da Bere, si può notare come molto spesso la provenienza, di verdura e frutta, non sia propriamente Italiana...<br />
Sicuramente giovani i fattori contrattuali all'interno della comunità Europea, ed anche la richiesta purtroppo sempre maggiore, di trovare frutta e verdura fuori stagione.<br />
Non so cito le fragole a Dicembre, come le zucchine, o melanzane e pomodori.<br />
Vero è anche che nel nostro Bel Paese, il clima non è tutto uguale, e che esistono anche le coltivazioni in serra, che servono per proteggere gli ortaggi dal cambiamento climatico repentino.<br />
<br />
Ma...il paradosso è che frutta e verdura, molto spesso anzi direi sempre, costano molto più della carne!!!<br />
Colpa dell'importazione tra altri paesi e l'Italia? Colpa del voler avere sulle tavole frutta e verdura fuori stagione?<br />
<br />
Ma anche se fosse di stagione costa comunque troppo!<br />
<br />
Parlavo questo testate con un mio amico di Palmi, dell'Azienda Agricola VILLA NUNZIO, della produzione e della raccolta dei pomodori.<br />
Questa azienda molto piccola, a conduzione famigliare, produce delle ottime passate di pomodoro e ciliegini da sugo, oltre che a verdure in conserve, tonnetto, e anduja (non me ne vogliano i Vegani più radicali).<br />
Disquisendo sulle produzioni autoctone calabresi, quali pomodori, patate della Sila ed altro, ci siamo appunto soffermati sulla produzione e raccolta del pomodoro che...viene pagato 30 centesimi al chilo!<br />
Ma ce ne rendiamo conto?<br />
E noi tra l'altro quei pomodori fantastici, molto spesso non li troviamo neanche nella grande distribuzione, che tuttavia continua a dettare legge sui prezzi di mercato; che per loro sono concorrenziali, visto che, dopo aver messo alla gogna i produttori, fanno i prezzi che vogliono sul mercato, ed obbligano (molto spesso) i produttori a sottostare alle loro leggi con ricatti.<br />
<br />
O E' COSI' O...E' POMI' (che arriverà sicuramente dalla Spagna o dall'Argentina)<br />
<br />
Ma questo è solo un piccolo esempio...<br />
<br />
Per questo sono sempre più convinta che i mercati contadini, in ogni città d'Italia debbano essere molti di più.<br />
Perché oltre ad essere a chilometro zero, possiamo trovare i produttori al banco, poter dialogare con loro sulla provenienza, sulla coltivazione dei loro prodotti.<br />
Cosa che non puoi fare con la bancarella di frutta e verdura del mercato settimanale, perché se chiedi se è Italiano, ti diranno sempre di si, ma...se controlli bene ed attentamente le cassette di legno, vedrai l'etichetta di provenienza, che quasi sempre è Spagna, Argentina (soprattutto per i limoni), Egitto e/o Marocco.<br />
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Ma perché? mi chiedo io!<br />
<br />
ma se noi viviamo in un paese prettamente agricolo, acclamato in tutto il mondo per 'sto accidenti di MADE IN ITALY; perché non posso avere i capperi di Pantelleria, il vero pomodoro San Marzano ( e potrei citare altre varietà), o la melanzana rossa della basilicata??<br />
<br />
Perché devo per forza piegarmi al vostro mercato e rischiare di far fallire una miriade di piccoli produttori, che davvero con amore e dedizione, coltivano la Terra??<br />
<br />
L'aumento dei prezzi di frutta e verdura è l'ennesima presa per i fondelli, da parte del mercato agroalimentare!<br />
<br />
Avete mai fatto caso a quando piove o gela, come i prezzi salgano vertiginosamente?<br />
Ma voi credete veramente che il prodotto ve lo raccolgano al mattino, per farvelo avere bello fresco, sulle bancarelle o nei reparti ortofrutticoli della grande distribuzione??<br />
<br />
Per cortesia, siamo seri!<br />
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Hanno frigo che contengono non oso immaginare quanta frutta e verdura che deve ancora maturare!!<br />
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Quindi compriamo davvero in modo consapevole, magari compriamo bene, ma vediamo davvero di comprare l'eccellenza, che non sta nei grandi marchi, ma nei piccoli produttori locali; potrei anche aggiungere banane ed ananas a parte, ma...la Sicilia ultimamente sta producendo frutta esotica di grande qualità, che certamente non sarà a chilometro zero, forse qualcuno in più ;) , ma per lo meno non dipende da quel mercato che ingabbia tutti quanti noi: CONSUMATORI e PRODUTTORI.<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-8044277643282281942017-11-18T11:30:00.000-08:002017-11-18T11:30:00.507-08:00DI GOLA SI MUORE<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-vxeTp6zp1O4/WhCJ9hbUWRI/AAAAAAAAXg8/ifFb4fy9tF8MCyQwcaP6iMJvKW2k6n0wwCEwYBhgL/s1600/food.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="867" data-original-width="1536" height="360" src="https://3.bp.blogspot.com/-vxeTp6zp1O4/WhCJ9hbUWRI/AAAAAAAAXg8/ifFb4fy9tF8MCyQwcaP6iMJvKW2k6n0wwCEwYBhgL/s640/food.jpg" width="640" /></a></div>
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Non sarà facile per me scrivere questo post...e spero di poter essere chiara nello scrivere ciò che ho vissuto direttamente in questi mesi.<br />
Ma la voglia di denuncia e condivisione è talmente forte, che ho bisogno di esprimere con parole scritte questa esperienza.<br />
<br />
Esperienza,questa, che potrebbe vivere ognuno di noi...<br />
<br />
Sono ormai tanti anni che la mia alimentazione esclude tutto ciò che abbia a che fare con le proteine animali ed i suoi derivati, cercando di alimentarmi nel modo più "pulito" possibile, con piccoli sgarri che mi concedo una volta al mese, e forse anche meno.<br />
E per sgarri intendo, mangiare del pane, o concedermi del fritto!<br />
<br />
Mio padre era a conoscenza di questa mia scelta, e spesso sorgevano discussioni (anche animate), riguardo a questo.<br />
La classica mentalità di chi pensa che le proteine ed il ferro, per forza di cose, le trovi solo ed esclusivamente nella carne rossa; anzi meglio ancora se ti fai del fegato in padella!<br />
Che poi se ci pensassimo bene un attimo, il fegato non è altro che un organo filtro, che depura il corpo e permette di eliminare le tossine, quindi non vedo perché io me lo debba mangiare!<br />
Stesso discorso vale per i reni...sempre organi filtro, e credo sia meglio che rimangano lì dove sono; e se proprio dovete, o volete, mangiare carne, EVITATELI.<br />
<br />
(Non sto qui a raccontare di quanto le proteine animali ed i loro derivati, possano davvero nuocere negativamente sul nostro organismo; anche perché ormai sul web potete davvero trovare miriadi di documenti e studi, che trattano l'argomento; e sicuramente molto meglio di quanto lo possa fare io!)<br />
<br />
Quello che voglio testimoniare, è che ho potuto vedere, come anni di alimentazione sregolata e vita stressante,abbiano portato una persona a morire.<br />
<br />
Spesso sentiamo in giro dottori, che affermano di quanto la genetica possa influenzare sulla nostra salute; in parte credo che sia vero, ma per quanto riguarda la comparsa di tumori, non ne sono del tutto convinta.<br />
Nel libro "L'intestino felice" di Giulia Enders, viene spiegato molto bene come, non solo il nostro organismo combatte quotidianamente i tumori, ma anche (e soprattutto) come il corretto funzionamento del nostro intestino, che non si limita solo a fare la cacca una volta al giorno o tutti i giorni, ma riguarda il benessere della flora batterica intestinale, che spesso uccidiamo proprio con il cibo.<br />
E se questo grandioso organo funziona male, funzionano male anche tutti gli altri organi; perché è LUI che parla a tutto il nostro corpo, scompone il cibo, sintetizza vitamine e compagnia bella, per poi dirigerlo agli organi competenti.<br />
Quindi se mangi lo schifo, e per schifo non intendo solo carne, latte e derivati, ma anche cibi (vegan) confezionati, stai tranquillo che prima o poi il tuo corpo "ti farà capire bene che qualcosa non va"!<br />
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Certo per mio padre, e per persone che mangiano tutt'ora come lui, è stato molto più facile ammalarsi...<br />
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Tra un pranzo o una cena di QUATTROSALTI IN PADELLA per almeno una decina di anni, del foie gra e formaggi belli stagionati durante la sua permanenza in Francia, aggiungiamoci anche dei fantastici condimenti super unti, come soffritti e salse; tutto non accompagnato da verdure o frutta!<br />
Ah dimenticavo i carboidrati...eh si, perché essendo lui un carboidrato dipendente...la pasta la mangiava con il pane!!!<br />
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Eeeee....BUUUMMMM<br />
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Il suo corpo ha iniziato a cedere, anzi dovrei dire "ha iniziato a parlargli"!<br />
Eh si perché LUI, il nostro caro corpo, ci parla sempre, ma noi proprio col CAVOLO che lo ascoltiamo.<br />
Ma vuoi mettere dei bomboloni alla crema, o una pasta al pomodoro dove gli spaghetti nuotano nell'olio sommersi dal parmigiano?? e che dovrei mangiare della verdura della frutta, o dei cereali in chicco, o semi di zucca, lino e compagnia bella, che mangiano solo gli uccelli??<br />
Ma scherzi?? Dovrei rinunciare a tutto questo, per stare bene!?<br />
<br />
Naaaa...io mi strafogo di cibo mal cucinato, mal condito, così non solo fegato e reni vanno a ramengo, ma inizio ad avere dissenterie croniche e prima ancora, siccome LUI (il corpo) ci parla, inizio a darti dei segnali con delle febbri leggere ma...cicliche; così se il tuo medico di base NON è BRAVO, te le curerà come se fossero delle febbri stagionali!<br />
<br />
Ed è così che è successo a mio padre, e non solo a lui; ho potuto averne conferma da altri malati di cancro, le chiamano "febbri neuroplastiche".<br />
<br />
Come ho scritto sopra, è una febbre leggera, la sua temperatura massima arriva ai trentasette gradi e mezzo, ma...si ripresenta dopo quindici venti giorni. La febbre, il senso di forte spossatezza, dura più o meno una decina di giorni, si sta bene tre o quattro giorni, e poi...ricompare.<br />
<br />
Avevo voglia io a dire ad una persona di coccio come lui di fare degli esami, cosa che ho prontamente gli dissi, non solo per la febbre, ma anche per il suo mal funzionamento dell'intestino, poiché spesso aveva attacchi di dissenteria acuta improvvisi.<br />
<br />
Ma non voglio elencarvi il calvario della malattia e della famiglia, che tra l'altro è durata davvero poco, perché il tumore al fegato (ho scoperto dopo che tutto era partito da lì), è ancora più veloce di quello al pancreas.<br />
Posso dirvi che se tre anni fa mi avesse ascoltato, non si sarebbe trovato con un carcinoma metastatico( metastasi a tutte le ossa e agli organi filtro, quali reni e polmoni)<br />
<br />
Quello che mi preme qui, ora, è poter testimoniare che davvero di GOLA SI MUORE...sia che si mangi carne, latte e derivati, o piatti Vegan confezionati, perché comodi da cucinare!<br />
<br />
Prestiamo più attenzione a ciò che mangiamo e ciò che compriamo, perché...il corpo poi non ce la fa più e butta fuori tutto; può essere una semplice intolleranza alimentare, una disfunzione di un organo vitale o peggio ancora un tumore; e magari prendersela con un po' più di calma in questa frenetica vita non ci farebbe affatto male.<br />
<br />
Non prendetelo come un "articolo" allarmista, il mio è solo un desiderio che tutti noi si possa davvero riflettere su come ciò che mangiamo possa influenzare negativamente o positivamente il nostro corpo e la nostra vita.<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-88602085913460909152017-06-25T11:28:00.001-07:002017-06-25T11:29:44.893-07:00A PICCOLI PASSI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-V1zS5BXFZfU/WU_zVKdklaI/AAAAAAAAV9k/_jPvOkbWfCIXCj6swXfgXVoEyaZ4H6XiACLcBGAs/s1600/orto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://3.bp.blogspot.com/-V1zS5BXFZfU/WU_zVKdklaI/AAAAAAAAV9k/_jPvOkbWfCIXCj6swXfgXVoEyaZ4H6XiACLcBGAs/s640/orto.jpg" width="640" /></a></div>
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Si sa che nella vita c'è sempre tanto da imparare, e guai se fosse il contrario!<br />
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Navigando su web, Facebook, chiedendo a vari gruppi di ortisti e amici esperti in materia, quest'anno sono riuscita a dare un aspetto degno al mio orto ^_^<br />
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La strada da percorrere è ancora molto lunga, ma non tortuosa; c'è molto da capire...come e dove reperire i semi antichi (e non ibridi), come e dove poter attivare un piccolo semenzaio per crearmi le piantine. Preferisco far nascere le piantine dai semi, piuttosto che comprarle; primo perché quelle che si comprano sono ibridi, e secondo perché si risparmia davvero tanto.<br />
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Ma devo ammettere che, mea culpa, per questioni di tempo anche quest'anno ho dovuto ripiegare su piantine di pomodoro ibride, così come zucchine, cetrioli e patate, e su semi ibridi.<br />
A parte le barbabietole e le carote che provengono da semi antichi e biologici.<br />
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Quest'anno però sono riuscita a lavorare bene il terreno...<br />
Gli orti Comunali del paesello dove vivo, sono stati creati con terra di riporto; e quando dico di RIPORTO non intendo terra riportata bella e pulita; ma terra "riportata" da cantieri edili.<br />
Quindi potete ben immaginare cosa ci si può trovare dentro...tra quantitativo di sassi incredibile, pezzi di ferro, piastrelle, mattoni, vetro e anche (volevamo farcelo mancare?) dei pezzetti di amianto!<br />
Ma se solo vai a dirlo in Comune, ti guardano come se tu fossi una pazza!<br />
<br />
Diciamo che non è un terreno facile, soprattutto se lo si vuole coltivare con i metodi naturali; ma non demordo e proseguo per la mia strada; perché non è mia intenzione sporcare la terra con concimi chimici e pesticidi di ogni genere, come molti dei miei vicini artisti fanno<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xxv1YrboyGU/WU_956ILPzI/AAAAAAAAV90/mucv1MovAdsE3fl4y2UOS693Y9LG-z9bQCLcBGAs/s1600/more.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-xxv1YrboyGU/WU_956ILPzI/AAAAAAAAV90/mucv1MovAdsE3fl4y2UOS693Y9LG-z9bQCLcBGAs/s640/more.jpg" width="480" /></a></div>
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(notare la differenza tra queste due more, la prima coltivata con concime chimico, la seconda è di un rovo selvatico che mi regaleranno quando avrà finito di fare i frutti...che sono buonissimi!!!)</div>
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Sto cercando di capire quale possa essere il metodo di coltivazione migliore, nel rispetto della terra; capire se sia meglio l'agricoltura sinergica o la permacultura.</div>
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Beh per il momento, già dallo scorso anno ho adottato il metodo della paglia (usata nell'agricoltura sinergica), per rendere il terreno umido e consumare meno acqua. E devo dire che funziona benissimo!</div>
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Aggiungo poi al terreno anche il compost della mia compostiera, che quest'anno a differenza di quello scorso, si è riempita di lombrichi rossi e...ciliegina sulla torta, sto utilizzando i microrganismi effettivi, che oltre a dare sostanze al terreno, non permettono il proliferare di malattie alle varie colture e tengono lontane formiche e lumache.</div>
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Infatti questa primavera, verso fine Maggio ero disperata; avevo l'orto pieno di formicai di ogni genere, seminavo e sparivano i semi. Poi ho iniziato ad irrigare con l'annaffiatoio il terreno e le colture con i microrganismi effettivi, e adesso niente più formicai!</div>
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La natura ci regala tutti i rimedi che vogliamo, basta conoscerli, saperli usare ed osservare pazientemente cosa Lei ci dice!</div>
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Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-87000912398494257102017-06-07T02:28:00.001-07:002017-06-07T02:28:50.524-07:00UN ORTO PER L'ANIMA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-uj_CdlL-Uxo/V5dfBMJuaTI/AAAAAAAARmI/BWkIcc3nvYop2R-OOxy7vPnJnQ-qRLGGgCLcB/s1600/20160724_180110.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-uj_CdlL-Uxo/V5dfBMJuaTI/AAAAAAAARmI/BWkIcc3nvYop2R-OOxy7vPnJnQ-qRLGGgCLcB/s640/20160724_180110.jpg" width="360" /></a></div>
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<br />
Ciao a tutti eccomi ancora qui, dopo un periodo di pausa abbastanza lungo, che credo possa durare ancora per un bel po'.<br />
<br />
In questo periodo di riflessione sto cercando di capire quale sia la strada da seguire...<br />
<br />
Sicuramente ho capito che ciò che mi mancava più di ogni altra cosa era il contatto con la terra!<br />
Poterla lavorare, toccare, sentirne il profumo, osservare i suoi cambiamenti, aiutarla a migliorarsi per aumentarne i "doni", che Lei mi regala!<br />
<br />
Finalmente ho un orto tutto mio!<br />
Un "mio quadrato" di terra (comunale), che mi permette di stare con me stessa, di riflettere sul quotidiano pacatamente, e svolte a che di poter non pensare a nulla!<br />
Poter non pensare a come questa società, stia riuscendo a privarci di un bene importantissimo...la LIBERTA'.<br />
<br />
Una libertà che consiste nel potersi svegliare la mattina, senza essere già in crisi di panico per le scadenze da dover rispettare (soprattutto quelle economiche).<br />
Libertà di poter essere unici nell'esprimersi, nel vestirsi, nel mangiare, nel muoversi, nel curarsi. Tutte cose queste che si scontrano con i messaggi che attualmente, anzi credo ormai da anni, ci propinano (chi ?). Il dover essere migliore di tutto e tutti, competere il più possibile per poter essere i primi ed in bella mostra :/<br />
Tutto questo ci sta portando ad andare "contro natura", non seguendo i cicli della terra e della luna, a non capire che la nostra Terra (Madre) è un essere vivo e che come tale deve essere rispettato.<br />
Che questo Essere è perennemente in contatto con noi, e che ci parla ogni giorno, se noi sappiamo ascoltarla ed osservarla.<br />
Parla soprattutto alla nostra anima e poi ai nostri sensi, che credo ormai si siano assopiti da molto, troppo tempo!<br />
<br />
Questo piccolo orto è, per me, il mio contatto quotidiano con la Terra.<br />
Le parlo, la tocco, l'ascolto, e lei...Lei mi insegna!<br />
<br />
Mi insegna a capire che, tornare a far parte della terra debba essere un diritto di tutti.<br />
<br />
Questo mio periodo di riflessione durerà ancora parecchio; e questo mi porterà, come sto facendo ora, da due anni a questa parte, a non interessarmi più della "cucina" come prodotto finale. Ma ad interessarmi del "prodotto", o per meglio dire dei FRUTTI, che altre persone per noi coltivano; rispettando tutti quei dogmi di ecosostenibilità, organicità, ed integrità.<br />
<br />
Quindi potrebbe darsi, che questo blog svolti pagina, ed al posto delle ricette, potreste trovare un articolo sull'uso dei microrganismi effetti, o sui fervida, piuttosto che su come costruirsi una compostiera, e le varie colture di stagione; e chissà magari molto altro ancora...spero.<br />
<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-27072464326676286172016-04-15T10:26:00.001-07:002016-04-15T10:26:05.759-07:00LA MIA PASSIONE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-2dqIeDfnsmM/VxCvFgDlJQI/AAAAAAAAQEo/vnOX-DRUg8sLZYDa0OZQ_4e4E_Nm4HbCQCLcB/s1600/ASPARAGI%2BMATI%2B72%2BLOGO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-2dqIeDfnsmM/VxCvFgDlJQI/AAAAAAAAQEo/vnOX-DRUg8sLZYDa0OZQ_4e4E_Nm4HbCQCLcB/s640/ASPARAGI%2BMATI%2B72%2BLOGO.jpg" width="426" /></a></div>
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<br />
Uffa...talmente presa dai pensieri, su come rimanere a galla in questo mondo dove tendono per forza a "zavorrarti", che mi son dimenticata di presentare o meglio presentarvi il nostro nuovo coinquilino; che poi tanto nuovo non è, perché è arrivato i primi di Agosto del 2015 :)<br />
<br />
Matisse è il suo nome, voluto fortemente da mia figlia; sia il gatto che il nome.<br />
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Ma Matisse è stato un arrivo inaspettato.<br />
In un caldissimo pomeriggio dei primi di Agosto, cercando di combattere una insopportabile canicola, dall'Appennino Emiliano chiama mia madre, in vacanza dalla sua amica, e mi racconta la storia di questo piccolo gatto (2 mesi per la precisione), che si era fatto 2 chilometri a piedi seguendo una coppia di turisti, sperando di poter essere preso in braccio e tratto in salvo!<br />
<br />
C'è da precisare che questo gattino (Matisse), aveva già passato qualche giorno da solo nel bosco. Probabilmente abbandonato o scappato da una casa, perché le sue condizioni, stanchezza e fame a parte, erano ottime, quindi era un gatto "curato".<br />
<br />
Così al telefono mia madre, intenerita da questo piccolo felino, mi chiede con voce compassionevole se poteva portarlo a Milano (da me) dicendomi: "...sapevo che Agata voleva un gatto, e visto che la mia amica non lo può tenere e che qui "poverino", tutto solo, come fa a procurarsi il cibo? Allora lo porto?..."<br />
E che fai, ti tiri indietro ad una richiesta simile? E nel frattempo immagini a tutto quello che sarebbe potuto succedere a questo cucciolotto, se fosse rimasto tutto solo sull'Appennino Emiliano!!<br />
Senza cibo, con gli inverni freddissimi, abituato già da mia madre e dalla sua amica, a dormire in casa e sul letto...<br />
La risposta ovviamente è stata un sonoro:"...oh poverino! Dai ti aspettiamo con il gatto!..."<br />
<br />
E così Matisse da Luglio è entrato a far parte della nostra famiglia, rendendo tutti molto felici!<br />
<br />
Devo ammettere che Matisse è molto attivo all'interno del nostro nucleo famigliare, parla molto, gioca con gli elfi, e soprattutto...supervisiona tutto ciò che cucino, e non solo. E' parte attiva anche durante i miei esperimenti-set fotografici (come potete vedere dalla foto).<br />
Non appena inzio a creare un set, prima mi osserva da lontano per vedere cosa sto combinando; poi lentamente inizia ad avvicinarsi ed annusando l'annusabile, inizia a muoversi con grazia tra i vari soggetti.<br />
<br />
Differente è quando cucino, perché in quel caso mi fa da "aiuto cuoco". Si mette di fianco a me, stando ben lontano dai fuochi, ma...annusa, e soprattutto osserva attentamente tutto ciò che faccio. E se il profumo del piatto che sto preparando gli piace, allora si avvicina e mi chiama con la zampa.<br />
Questo succede quando preparo piatti cotti; mentre per il crudo, il suo segno di approvazione è quello di sdraiarsi di fianco agli ingredienti ben impiattati!<br />
<br />
Non è facile fotografare con lui, che spesso, scambia il set per un parco giochi; ma è grazie a questo suo giocare, che riesco a fare gli scatti migliori.<br />
Tanti sfuocati, tanti fatti in contorsionismo, spiattellata sul pavimento a livello piastrella, contorta su di un lato...ma fotografarlo e fotografare (anche in queste condizioni) è troppo bello!!<br />
<br />
Si mi piace davvero moltissimo, la fotografia, o meglio, mi piacciono da impazzire le immagini!<br />
<br />
La fotografia è sempre stata una passione, molte volte nascosta e tenuta lì in un cassetto, dal quale ora ho tolto la polvere.<br />
Una passione, questa, che ho preso da mio padre.<br />
Lui era solito scattare tantissime foto, e ne ha fatte di veramente belle...Ma poi, e non so per quale motivo, decise di non fotografare più. Forse sarebbe molto più giusto dire che inziò a fotografare sempre meno, pur continuando a comprare nuove reflex (anche di ultima generazione).<br />
L'ultima che ha regalato a me è stata una Canon 400D!<br />
<br />
Così da brava figlia, soprattutto nell'appropriarsi delle cose altrui "della famiglia", inizia da prima con la reflex manuale, una Minolta degli anni '70 per poi finire, recentemente con la Canon reflex digitale.<br />
<br />
Una passione espressa sempre troppo timidamente (mi vergogno a volte girare per le strade e fotografare), a differenza del disegno o della scultura. E la decisone che ho preso, quest'anno, è stata quella di lasciarmi andare totalmente e sperimentare, provare, sbagliare, ma...esprimermi!<br />
<br />
Un'espressione voluta dal profondo della mia anima, cercare un'immagine che possa esprimere ciò che sento o vedo, pur fotografando un mazzo d'asparagi o una fetta di torta.<br />
So che questo nono è facile, ma è il mio intento...e spero con tutto il cuore di riuscirci. ^_^<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-63251841506057446052016-04-14T10:12:00.002-07:002016-04-14T10:12:26.950-07:00I PRODOTTI DEL SOLE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-DjJqWsblnQ8/VvzyO2Z3xUI/AAAAAAAAP2Q/cCqnK_akVboKsAiEeVGEyM8HkYcopMGog/s1600/ULIVETO%2BGRIFEO%2Bok%2B72dpi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-DjJqWsblnQ8/VvzyO2Z3xUI/AAAAAAAAP2Q/cCqnK_akVboKsAiEeVGEyM8HkYcopMGog/s640/ULIVETO%2BGRIFEO%2Bok%2B72dpi.jpg" width="426" /></a></div>
<br />
<br />
Ebbene si!!!<br />
Difendo il made in Italy!<br />
<br />
Credo che molti di voi abbiano ormai capito, quanto io sia legata a questa terra, forse è meglio dire a questa Nazione.<br />
Una Nazione piena di contraddizioni, di persone ,che forse non hanno ancora ben capito quanto noi siamo legati al territorio, ed alle nostre tradizioni.<br />
Tradizioni diversificate dalle varie regioni, tradizioni queste, religiose, gastronomiche e culturali...che si sono tramandate di generazione in generazione; e che negli ultimi 20 anni abbiamo rischiato di perdere.<br />
Potrei dire che nella città in cui vivo, purtroppo, la tradizione non esiste più. Ma forse più che tradizione dovrei parlare di tipicità.<br />
<br />
La tipicità!<br />
Nel dizionario il significato di tipicità è: <span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;"> L’essere tipico: </span><span class="testo_corsivo" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">t. di un carattere</em></span><span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;">, </span><span class="testo_corsivo" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di un prodotto</em></span><span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;">, </span><span class="testo_corsivo" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di un vino</em></span><span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;">; </span><span class="testo_corsivo" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">t. di un’espressione linguistica</em></span><span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;">, </span><span class="testo_corsivo" style="background: rgb(255 , 255 , 255); border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><em style="background: transparent; border: 0px; box-sizing: border-box; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di uno stile.</em></span><span style="background-color: white; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 28px;"> </span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Una definizione, questa,che rappresenta nella sua totalità, il nostro made in Italy; e per inciso qui, mi riferisco al cibo ed alle nostre tradizioni eno-gastronomiche (visto che questo è ciò che più mi interessa).</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Scoprire piccole aziende e produttori legati alla loro terra di origine e alle loro tradizioni. Vedere in loro, e nei loro prodotti, la passione!</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Credo che non ci possa essere niente di più autentico, che vivere della loro passione tramite i prodotti della loro (nostra) terra.</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">E questa azienda, di cui oggi vi voglio parlare, ne racchiude tutta l'essenza: tipicità, tradizione, amore.</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Ma devo essere sincera con voi...non l'ho scoperta io, mi hanno scoperto loro!</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Potevo forse esimermi dal provare i loro prodotti? Assolutamente no!</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">E così è stato.</span></span><br />
<span style="font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Due chiacchere al telefono con Marcello, uno dei soci dell'azienda, il quale mi racconta di come (fortunatamente dico io), i giovani abbiano deciso di ri-tornare ad amare la loro terra, e a coltivarla come facevano o loro padri. </span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">I terreni di questa azienda, ULIVETO GRIFEO, si trovano a Casteldaccia; un paesino lungo la costa Palermo-Messina.</span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Il loro prodotto di punta è l'olio extra vergine di oliva, produzione questa che si tramanda da più di un secolo.</span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Quest'olio ha un colore verde intenso, molto profumato e morbido al palato; ottimo da mangiare crudo nelle insalate o in ottime bruschette, leggermente profumate all'aglio, per non coprirne il sapore. E se dovete preparare un sugo, questo riesce a sposarsi in modo armonico con la loro passata! </span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Ma la produzione non è solo incentrata su questo prodotto, perché nei campi circostanti, sono coltivati limoni, arance e mandarini; con questi viene prodotta una fantastica marmellata. (come potete vedere nella foto)</span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Un'altra parte di terreno poi, viene coltivata per il fabbisogno famigliare, con la produzione stagionale di pomodori melanzane, cipolle, finocchi e angurie. </span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">Ma ULIVETO GRIFEO produce anche un'ottima passata di pomodori; dolce, profumata e aromatizzata al basilico...una vera delizia!</span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">In questo periodo questa azienda ha appena finito di piantare i pomodori da passata, per la produzione autunnale. Se siete interessati ad acquistarla, anche solo per provarla, vi consiglio di contattarli e di prenotare la vostra-vostre bottiglie!!</span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;">ULIVETO GRIFEO non ha un e-commerce, ma potete contattarli tramite la lolo pagina facebook <a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100011451995729" target="_blank">https://www.facebook.com/profile.php?id=100011451995729</a></span></span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;">Scrivete a loro un messaggio privato, e saranno felicissimi di rispondervi. </span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: roboto, sans-serif;">Questa è la nuova generazione di coltivatori, e credo che meritino attenzione, perché il prodotto che hanno è davvero buono e merita attenzione!!</span><br />
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: roboto, sans-serif;"><span style="background-color: white; line-height: 28px;"><br /></span></span>
<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-2114310360287784282016-03-30T09:49:00.003-07:002016-03-30T09:49:57.321-07:00DI CIOCCOLATO... SI PUO' FAR MALE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-kpMR94-YQws/Vta0xxP9fDI/AAAAAAAAPSs/cgFUW1P6RwI/s1600/BROWNIE%2BRAW%2B72.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://4.bp.blogspot.com/-kpMR94-YQws/Vta0xxP9fDI/AAAAAAAAPSs/cgFUW1P6RwI/s400/BROWNIE%2BRAW%2B72.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
I miei "studi" fotografici proseguono, anche se a rilento, così come la cucina. Mi sto rendendo conto che ultimamente tendo a fare foto, che hanno un'atmosfera intima; credo che questo sia dettato dal momento che sto vivendo attualmente.<br />
Un momento di piena riflessione e di decisioni da prendere, ma non solo...capire dove e come convogliare al meglio le mie energie e capacità; cercare di inventarsi nuovamente, senza perdere le forze, soprattutto mentali.<br />
<br />
E tra un pensiero ed una foto, rilasso la mia mente con i piaceri (al cioccolato) del palato.<br />
<br />
In casa nostra il cioccolato non manca mai!<br />
Che sia cacao in polvere, in tavolette da 200gr o da chilo; che sia crudo o temperato. Questo per poter proporre in casa sia dolci vegan che raw.<br />
<br />
Ma bisogna saper scegliere anche quando si compra questo alimento; eh si perché ci sono aziende, poco etiche, che pensando solo al loro guadagno, sfruttano la popolazione e soprattutto i bambini, dove questo "alimento" nasce.<br />
<br />
Ed è soprattutto sui bambini che mi voglio soffermare, e il perché è molto semplice! Dobbiamo imparare a diventare consumatori consapevoli, capire e sapere non solo da dove proviene un determinato prodotto; ma sapere che il prodotto che noi acquistiamo non abbia causato sofferenze e sfruttamenti dall'altra parte del pianeta.<br />
Cosa che purtroppo accade molto spesso.<br />
Dicevo dei bambini...<br />
Avevo visto un documentario e letto vari articoli sul web, dove raccontavano lo stato di schiavitù di questi piccoli, ceduti dalle loro famiglie, a volte anche rapiti, con il miraggio di un guadagno sulla pelle dei loro loro figli.<br />
Questi bambini provengono dal Togo, Ghana, Nigeria, Camerun, Burkina Fasu e Costa d'avorio.<br />
Bambini ai quali viene tolta la loro infanzia, costretti a portare carichi sulle spalle e frustati se solo cercano di riposarsi per la troppa fatica e che quotidianamente inalano sostanze tossiche, derivate dai pesticidi che vengono utilizzati nelle piantagioni di cacao.<br />
E tutto questo per un pugno di dollari!!!<br />
<br />
Per questo bisogna saper scegliere e bene quando si compra...<br />
<br />
BROWNIE AL DOPPIO CIOCCOLATO<br />
<br />
<b>per la base</b><br />
<br />
8 datteri madjoul<br />
1 pugno di mandorle<br />
1 cucchiaio di burro di cocco sciolto<br />
1 presa di vaniglia<br />
1 cucchiaio di polvere di cacao crudo<br />
<br />
<b>per la glassa</b><br />
<br />
1/2 tazza di pasta di cacao crudo liquor (cioccolato)<br />
1/2 cucchiaio di olio di cocco sciolto<br />
2 cucchiai di succo d'agave<br />
cannella q.b<br />
<br />
ATTREZZATURA<br />
<br />
stampo quadrato di 20x20<br />
<br />
PROCEDIMENTO<br />
<br />
Nel frullatore inserisco tutti gli ingredienti e frullo fino ad ottenere una impasto lavorabile. Con questo impasto rivesto il fondo dello stampo e metto in frigo.<br />
Nel frattempo preparo la glassa e sciolgo il cioccolato a 42°, inserisco poi l'olio di cocco, il succo d'agave e la cannella. Mescolo bene fino a quando non si sono amalgamati bene tutti gli ingredienti.<br />
Verso ora la glassa sopra alla base e lascio lo stampo in frigo per 5 ore.<br />
Passato il tempo di riposo, lo divido in quadrotti e servo<br />
<br />
<br />
Dopo questa ricetta...vi lascio alla visione di questo documentario sullo sfruttamento dei bambini per la coltivazione e raccolta del cioccolato.<br />
Buona visione :)<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/43XZuCwv9zA/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/43XZuCwv9zA?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-25613575175420112402016-03-09T09:49:00.000-08:002016-03-09T09:49:05.979-08:00IL CALORE DI UNA ZUPPA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-bDtCGWcAASA/Vta17RTMnrI/AAAAAAAAPS4/9L-FvQeW-VU/s1600/ZUPPA%2BDI%2BFUNGHI%2B72.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-bDtCGWcAASA/Vta17RTMnrI/AAAAAAAAPS4/9L-FvQeW-VU/s400/ZUPPA%2BDI%2BFUNGHI%2B72.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Oggi navigando su Facebook, mi sono felicemente soffermata su <a href="http://blog.missvanilla.it/quando-il-crudismo-risolve-i-problemi-e-quando-invece-puo-crearne/" target="_blank">questo articolo</a> di Sara Cargnello.<br />
L'articolo, che per altro vi suggerisco di leggere, parla di come l'intolleranza all'ISTAMINA (pur seguendo un'alimentazione crudista), possa comunque creare notevoli disturbi al corpo.<br />
<br />
Dopo aver letto attentamente, ho parlato con Sara, raccontandole brevemente del mio problema cutaneo, che mi affligge da anni. Praticamente sulle guance e soprattutto sulla sinistra, permangono dei puntini rossi, che a volte si gonfiano e provocano un sacco di prurito. Parlandole brevemente via chat, e documentandomi ulteriormente, pare che l'istamina contenuta nei cibi possa creare questo disturbo.<br />
<br />
Ma che cos'è l'istamina?<br />
L'istamina è una sostanza che si trova in quasi tutti gli organismi, sia vegetali che animali; ed è presente anche nel corpo umano.<br />
Questa sostanza è stabile sia al caldo che al freddo, resiste benissimo al calore ed al congelamento, non si modifica e rimane stabile.<br />
Solitamente questa sostanza viene degradata velocemente, dal nostro organismo, grazie ad un enzima <b>D</b>I<b>A</b>MIN<b>O</b>SSIDASI (<b>DAO</b>).<br />
Questo enzima, presente nell'intestino tenue, aiuta ad evitarne l'assorbimento nel nostro corpo.<br />
<br />
Ma purtroppo non per tutti è così, perché quando questo enzima non funziona bene, iniziano a comparire i vari sintomi (che per ogni persona sono differenti) dell'intolleranza a questa sostanza.<br />
<br />
E dermatite e orticaria non sono gli unici problemi di questa intolleranza. Si possono manifestare: emicranie, gonfiori addominali, nausea, vampate di calore ed altri sintomi ancora.<br />
<br />
Ed allora vi potrete chiedere, perché un post di una zuppa di funghi?<br />
Eheheheh...perché con mio grandissimi rammarico, pare che i funghi (e non solo quelli) contengano istamina, e questo alla pelle del mio viso pare non piaccia poi tanto.<br />
<br />
Considerando che questi puntini mi accompagnano da parecchi anni, ho deciso di provare (da oggi), a togliere tutti quegli alimenti che ne contengano; e già che ci sono, esagero, e faccio anche il test per l'intolleranza al nichel!!<br />
<br />
Vi lascio comunque la ricetta della zuppa, non credo siano in molto a soffrire di questo "enzima" che lavora male; ma se così fosse, basta sostituire gli alimenti che contengano poca istamina.<br />
<br />
<br />
INGREDIENTI<br />
<br />
4 funghi cremino puliti e messi a marinare per 20 minuti<br />
2 cucchiai di cavolo cappuccio tagliato a julienne<br />
<br />
<b>per la marinatura</b><br />
<b><br /></b>
il succo di 1/2 limone<br />
1 cucchiaio di salsa di soia<br />
1 cucchiaino di olio<br />
1 fesa piccola di aglio<br />
<br />
<b>per la zuppa</b><br />
<b><br /></b>
Preparo una <b>crema</b> che posso diluire ed utilizzare per molte zuppe, una specie di dado crudo, un insaporitore.<br />
<br />
nel boccale del frullatore ad immersione metto:<br />
1 cucchiaio di miso<br />
1 cucchiaio di tahini<br />
1 cucchiaio di salsa di soia<br />
1 spicchio di aglio<br />
1 cucchiaio di acqua<br />
Frullo bene tutti gli ingredienti fino a quando non raggiungo la consistenza di una crema; la metto in un vasetto e la conservo in frigo. Si mantiene anche per 3 settimane.<br />
<br />
Preparo ora i funghi da marinare. Lavo bene i funghi e li taglio a fettine sottili; in una terrina metto tutti gli ingredienti della marinatura, mescolo bene ed aggiungo poi fuunghi, lasciandoli riposare.<br />
Taglio ora a julienne il cavolo capuccio con una mandolina e lo metto da parte.<br />
<br />
Ora preparo la zuppa, e metto in una tazza 1 cucchiaio di crema; scaldo dell'acqua a 42° che verso poi sulla crema, in modo che questa si sciolga bene. Aggiungo prima il cavolo cappuccio e successivamente i funghi marinati, privati della marinatura in eccesso e servo.Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-43383432935367739372016-03-02T10:10:00.000-08:002016-03-02T10:11:48.352-08:00RITORNO ALLA TERRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-y3MzHco-TgY/Vta1SfmmYYI/AAAAAAAAPSw/8i_MUaJF8VY/s1600/LAVORO%2BTERRA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-y3MzHco-TgY/Vta1SfmmYYI/AAAAAAAAPSw/8i_MUaJF8VY/s400/LAVORO%2BTERRA.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Rifletto su ciò che voglio scrivere in questo post, perché desidero scriverlo bene.<br />
Perché "voglio" che le mie sensazioni possano arrivarvi in modo diretto e chiaro, ma soprattutto perché vi possa arrivare dritto al cuore, il sentimento che provo verso la terra.<br />
Terra intesa non come pianeta, ma come terreno che ci sostiene ed alimenta, una terra fertile, che profuma ad ogni cambio di stagione e che con questo è capace, ancora, di donare.<br />
<br />
Una grande madre, la cui esistenza e capacità di rigenerarsi viene troppo spesso dimenticata.<br />
<br />
Una terra per troppo tempo sfruttata, deturpata, violentata dal mercato dell'agroalimentare, dall'incuria e dalla superficialità.<br />
Un'abbandono intellettuale e fisico, avvenuto in questi ultimi trent'anni, che ha portato (come recenti storie di cronaca dimostrano) ad incidenti gravissimi, dati dall'abbandono del territorio, per spostarsi verso il miraggio della grande città e quindi di un lavoro più remunerativo e molto spesso meno faticoso a livello fisico.<br />
<br />
Qualcosa, fortunatamente, in questi ultimi 10 anni sta cambiando, e i dati parlano chiaro!<br />
Sarà perché la crisi a livello economico si stringe come una morsa al nostro collo, impedendoci di respirare a pieni polmoni, sarà la voglia di dare una svolta alla propria vita, sarà probabilmente la voglia di sentirsi appartenere alla propria terra. Questo ha spinto, e spinge, molti giovani e non solo (parliamo di un'età compresa tra i 35 anni e 50), a tornare nel proprio territorio.<br />
<br />
Ritornare alla terra con una concezione di questa più ampia, più evoluta, legando la tradizione alle nuove tecnologie, cercando di impattare il meno possibile con l'ambiente circostante.<b> </b>Rendere nuovamente fertile il suolo, dopo anni di sfruttamento con concimazione chimica e monocolture dettate dalla richiesta del mercato, è la strada da seguire.<br />
<br />
Tradizione, innovazione e consapevolezza portano queste nuove generazioni a coltivare e produrre, sganciandosi dalle regole del mercato che li renderebbe schiavi del prezzo.<br />
<br />
Piccole aziende agricole, piccoli laboratori di produzione (anche a conduzione famigliare), piccole eccellenze, legati alla propria territorialità, e che rendono grande questo Paese.<br />
<br />
Prodotti unici, sapori ricercati, e soprattutto qualità.<br />
<br />
(Ringrazio per la foto Vito Faraci)<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-26004078473485155322016-02-28T11:16:00.000-08:002016-02-28T11:16:27.024-08:00PUR COL FREDDO...SI SPAGHETTA!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-L1SOKOgyhlc/VtMa19txFwI/AAAAAAAAPP0/1EdKfBHLDg4/s1600/SPAGHETTI%2BCON%2BPESTO%2BCAVOLLO%2BNERO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="293" src="https://3.bp.blogspot.com/-L1SOKOgyhlc/VtMa19txFwI/AAAAAAAAPP0/1EdKfBHLDg4/s400/SPAGHETTI%2BCON%2BPESTO%2BCAVOLLO%2BNERO.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Questo è un periodo davvero particolare, e non parlo solo a livello personale, ma intendo proprio a livello climatico e di conseguenza della natura che ci circonda.<br />
<br />
Abbiamo avuto un inverno praticamente mite, pioggia praticamente assente, di neve nemmeno l'ombra. Pare sia stati l'inverno più caldo degli ultimi duecento anni. Ma non sono io a dirlo...Ieri sera stavo guardando, con curiosità, il programma Scala Mercalli, sul terzo canale "statale".<br />
<br />
Programma davvero interessante, se non fosse, per il magone che, a fine programma, ha velato cuore e occhi!<br />
<br />
Bene o male, dal programma è venuto fuori che: i nostri ghiacciai spariscono ogni anno di un metro (tantissimo), ecosistema e tutto quello che circola intorno sta andando a farsi benedire; per non parlare del ghiaccio permanente che, non solo si trova in Siberia, ma anche nelle grotte di casa nostra, si sta praticamente sciogliendo alla velocità della luce, creando un vero problema a livello di inquinamento del pianeta.<br />
<br />
E perché? domanderete voi!<br />
<br />
Perché oltre agli allevamenti intensivi, che non solo prosciugano le acque per dar da mangiare ai poveri animali per farne bistecche, il ghiaccio permanente contiene al suo interno un'alta percentuale di Co2. Così succede che questo, quando inizia la sua fase di scioglimento, emana nell'atmosfera una grossa quantità di questo gas!<br />
<br />
Mica male eh?!<br />
<br />
E tutto questo è dato praticamente, dal nostro consumo di energia, che sia fossile, elettrica o quant'altro.<br />
<br />
In paesi in via di sviluppo, e non solo (si vedano gli emirati arabi ad esmpio), hanno un consumo tale di queste energie che praticamente, per la loro ingordigia, stanno mandando a "ramengo" il nostro pianeta!<br />
C'è da dire anche che negli anni precedenti, nazioni come Stati Uniti ed Europa hanno insegnato veramente bene a come sfruttare la terra, per il proprio interesse, fregandosene altamente delle conseguenze che questo poteva comportare, e che a tutt'oggi ancora ne subiamogli effetti!<br />
<br />
I vari trattati che hanno fatto negli ultimi vent'anni hanno portato a ben poco, anzi paradossale è che con l'aumento delle precauzioni, e del tentativo di salvaguardare il pianeta, il calore e le immissioni di gas siano aumentate!<br />
<br />
Si spera veramente che con il Congresso di Parigi, svoltosi appunto nella capitale francese, lo scorso dicembre, e con il benestare di tutti i capi di Stato presenti, qualcosa possa cambiare davvero. (ho dei seri dubbi).<br />
<br />
Mi viene in mente una frase che, tristemente, l'altra mattina ho detto a mio figlio. Lui mi ha chiesto se per caso non ci fosse ancora smog nell'aria ed io, arcuando leggermente le spalle e guardando fissa a terra, cercando di tranquillizzarlo gli ho risposto di stare tranquillo, perché stava piovendo, e la pioggia stava portando via lo smog!<br />
<br />
Certo!!... che poi quest'acqua va in terra, per andare poi nelle falde acquifere, per essere poi queste acque "ripulite" chimicamente...<br />
Un bel quadretto non c'è che dire!!<br />
<br />
Ma tornando al clima mite di quest'inverno; per me non è stato mite affatto; sarà probabilmente la tiroide, che ogni tanto bussa alla porta del mio corpo, per farmi capire che lei c'è, esiste, e vuole essere ascoltata, e che io la devo trattare bene (con il cibo).<br />
Tutto questo per dire che anche se colonnina di mercurio segna 10° all'esterno, io ne percepisco -2!!<br />
<br />
E visto che sono una persona "temeraria", e che soprattutto vuole dar retta alla sua tiroide, ho pensato di preparare degli spaghetti di daikon con un pesto di cavolo nero, pomodori essiccati, e delle olive nere per guarnire!<br />
Si lo so molti potrebbero storcere il naso, nel leggere il pesto di cavolo nero, ma visto che non siamo tutti uguali, e che ogni fisico reagisce a suo modo, il cavolo nero o meglio le brassicaceae (o crucifere), alla mia tiroide le fanno un baffo! Peggio è se mangiassi cotto, ve lo posso assicurare; inizierei ad avere delle vampate di calore, senso di spossatezza e bruciore ai muscoli, come se avessi la febbre!<br />
Credo che ascoltarsi, ascoltare i messaggi del nostro corpo, sia la cosa migliore, per capire cosa e come dobbiamo mangiare.<br />
Chissà magari farlo anche con la terra e i messaggi che ci manda da secoli non sarebbe poi tanto male; ma purtroppo si sa, spesso l'essere umano pecca di gola!<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-20591173924102438452016-02-23T03:11:00.000-08:002016-02-23T03:11:04.247-08:00NUOVE RICERCHE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-LM045Zh6Sf4/VsRXtTMywzI/AAAAAAAAPCg/Xei7OQ1ikN4/s1600/SUCCO%2BBARBABIETOLA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://3.bp.blogspot.com/-LM045Zh6Sf4/VsRXtTMywzI/AAAAAAAAPCg/Xei7OQ1ikN4/s400/SUCCO%2BBARBABIETOLA.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Un periodo questo, dedito alla sperimentazione fotografica.<br />
Sono sempre stata appassionata di fotografia...Ricordo che in Accademia a Bologna seguivo un corso del fotografo e professore Ken Dami, tutt'ora esistente con un suo museo, il Museo Ken Dami a Brescia.<br />
In quel periodo seguire la fotografia era, per me, troppo dispendioso a livello economico. Avevo una vecchia Minolta di mio padre, me la cavavo benino, ma le richieste del professore erano davvero tante. Avevo infatti saputo che alcuni studenti del corso, erano arrivati a spendere la bellezza di "un milione" delle vecchie lire (pari a 500€ attuali), per seguire tutto ciò che lui chiedeva.<br />
Non a caso al mio esame presi un bel 18 secco!!<br />
Ma questo non mi demoralizzò nel proseguire, nel mio piccolo questa mia passione.<br />
<br />
Così a distanza di tempo mi ritrovo oggi, a continuare la mia ricerca, anche se incentrata sul cibo; ma non disdegno anche architetture o scene di vita quotidiana, magari rubate all'insaputa del soggetto!<br />
<br />
Quindi per ora mi dedico alla ricerca, alla sperimentazione, a creare ancora ricette, per poter essere fotografate e sviluppate al meglio.<br />
<br />
P.s si accettano commenti, che per me sono sempre spunto di riflessione e di confronto (se non ci sono insulti o cattiverie) ;)<br />
<br />
SUCCO ROSSO<br />
<br />
INGREDIENTI per 1 persona<br />
<br />
1 barbabietola cruda<br />
2 coste di sedano<br />
1 carota<br />
1 limone<br />
1 pezzetto di zenzero (che disinfetta la gola ed aiuta l'apparato digerente)<br />
<br />
ATTREZZATURA<br />
Estrattore<br />
<br />
PROCEDIMENTO<br />
<br />
Pulisco bene tutta la verdure e pulisco il limone privandolo della scorza, ma non la butto via; la tengo per poi essiccarla e frullarla, in modo da avere della polvere di scorza, sempre pronta per preparare dei dolci o aromatizzare dei piatti.<br />
Taglio poi la verdura a pezzi e inizio a metterla nella bocca dell'estrattore. Una volta ottenuto il succo servo e bevo subito.<br />
Questo è un succo rimineralizzante, data la presenza della barbabietola, ed anche drenante con la presenza del sedano.<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-78240306594556309032016-02-15T08:04:00.002-08:002016-02-16T08:37:12.717-08:00NULLA E' COME SEMBRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-rwi_1TlVtyw/VsNQLLO3yWI/AAAAAAAAPCI/9nlWnRnx-oc/s1600/FRITTELLE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://4.bp.blogspot.com/-rwi_1TlVtyw/VsNQLLO3yWI/AAAAAAAAPCI/9nlWnRnx-oc/s400/FRITTELLE.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Quest'anno ho provato a cimentarmi nella ricetta delle frittelle lievitate.<br />
Niente chiacchere, niente frittelle, ad impasto morbidissimo, con uvetta; ma una pasta lievitata profumata al limone e vaniglia.<br />
<br />
Queste frittelle hanno riportato la mia mente a quando ero bambina, e passavo le domeniche da mia zia Rosetta; zia da parte di padre, con origini calabresi e trapiantata, per motivi lavorativi del padre (mastro gelataio al bar Basso), a Milano negli anni '50.<br />
<br />
Mia zia viveva nelle case popolari di Giambellino, noto quartiere soprattutto negli anni sessanta e settanta per la "mala" milanese, che in quel periodo faceva sentire, in maniera forte, la sua presenza.<br />
<br />
Passare la domenica a pranzo da zia Rosetta, era diventato un appuntamento fisso; soprattutto dopo la scomparsa di zio Marco.<br />
Ricordo ancora i suoi sughi, e come di nascosto io e mio padre, entravamo in cucina, per rubare una fetta di pane pugliese,ed intingerla in quel sugo ancora fumante, con ustione del palato assicurata!<br />
Ma correvamo il rischio, pur di placare fame e voglia di sapori veri!!<br />
<br />
Una domenica come tante, a trovare mia zia, dentro di me (piccola bimba di otto anni), pensavo non ci fosse poi nulla di particolare, una domenica come tante...<br />
Ma con mio grande stupore, la trovai nel cucinino della sua piccola casa, chinata sul tavolo ad impastare e ad unire dei cilindri sottili e lunghi, per poi adagiarli nell'olio bollente e passarli successivamente nello zucchero. Una luce fredda entrava dalla piccola finestra ed illuminava il tavolo, sul quale era appoggiato un canovaccio bianco, usato per fare lievitare quelle splendide frittelle che lei usava fare con le patate.<br />
<br />
Una domenica come tante...come mi sbagliavo!<br />
Nessuna domenica era come tante, erano domeniche di scoperta, di profumi decisi e forti, come la terra dalla quale proveniva mia zia, erano domeniche che sarebbero rimaste indelebili nei miei ricordi; e queste frittelle lo testimoniano.<br />
<br />
I ricordi possono materializzarsi, ed il cibo ci aiuta in questo; sono macchine del tempo, come le foto (frase citata da mio figlio).<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt;">PICCOLE FRITTELLE LIEVITATE<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">INGREDIENTI<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">150gr di farina integrale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">50gr di farina di riso</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">4 cucchiai di zucchero di canna<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">15 gr di lievito di birra<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">5 cucchiai di olio di semi di
girasole<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">1 tazza e ½ di latte (170ml circa)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">la buccia grattugiata di 1
limone<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">1 presa di vaniglia</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">olio di semi di arachidi per
friggere<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">zucchero di canna per decorare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">PROCEDIMENTO<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Sciolgo il lievito di birra
in ½ tazza di latte. Nel frattempo setaccio 100gr di farina <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Aggiungo il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>latte poco alla volta ed impasto, fino ad
ottenere un impasto morbido ed omogeneo.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Se dovesse risultare troppo sodo, aggiungo altro latte. Metto poi la
terrina in un luogo tiepido e lascio lievitare l’impasto fino a quando non
raddoppia del suo volume.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Metto ora in una terrina lo
zucchero, l’olio, la buccia di limone, la vaniglia ed il resto del latte. Lavoro tutto con
una frusta fino a quando non ottengo un composto chiaro e spumoso.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Incorporo questo impasto alla
pasta lievitata, lavorandola un po’., se fosse troppo liquido aggiungo altra farina. Aggiungo ora la farina rimasta e lavoro
a lungo (10 Minuti), fino a quando questo impasto non risulta morbido ed
elastico. Copro e lascio lievitare per 1 ora. Riprendo nuovamente l’impasto, lo
lavoro ancora un pochino e formo dei cordoncini spessi 1 centimetro lunghi 10 cm. Unisco poi le estremità formando delle ciambelle che lascio riposare per 15
minuti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Friggo le ciambelline che
devono poi risultare dorate,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e le lascio
scolare su della carta assorbente.<o:p></o:p></span></div>
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt;">Una volta raffreddate posso
decorarle con dello zucchero di canna o con dello sciroppo d’agave.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-6621262820418320152016-02-10T10:27:00.001-08:002016-02-10T10:27:36.728-08:00UN CONTENITORE PARTICOLARE...DI EMOZIONI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ZS6dhoYLm1M/VrTTQuo0daI/AAAAAAAAOO8/P6muxBZhXxU/s1600/CESTINO%2BGNOCCHI%2BSARACENO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="293" src="https://3.bp.blogspot.com/-ZS6dhoYLm1M/VrTTQuo0daI/AAAAAAAAOO8/P6muxBZhXxU/s400/CESTINO%2BGNOCCHI%2BSARACENO.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
La vita ti porta veramente a riflettere, volente o nolente, lo devi fare!<br />
<br />
Inciampi di percorso, esperienze che segnano il tuo cammino, che siano positive o negative, in base alle persone con le quali le condividi. E tutto questo ti porta a riflettere; a chiedersi in che modo abbiamo commesso errori, che siano questi di valutazione o comportamentali.<br />
<br />
Tutto questo però succede quando credi talmente tanto in quello che fai, che dai anima e cuore, in un progetto nel quale credi, e sei disposto a sacrificarti e sacrificare i tuoi affetti, per questo o quel progetto. Ma banalmente, perché noi umani siamo banali, tutto si frantuma quando ti scontri contro chi non comprende, contro chi ambisce e spinge al massimo, quando non ne ha le capacità cognitive e culturali. Questo purtroppo, tutt'oggi, succede troppo spesso.<br />
<br />
Ed allora rifletti!<br />
Rifletti e cerchi una via d'uscita a questa morsa, senza scervellarti poi troppo, altrimenti ne va della propria salute mentale.<br />
<br />
Così arrivi poi alla conclusione che...si impara sempre. Non si è mai grandi abbastanza, non si è mai lungimiranti abbastanza, e soprattutto non si è mai abbastanza scaltri.<br />
Ma ciò che si impara veramente, credo, è quello di rimanere sempre fedeli alla propria natura, al proprio cuore, e che non serve umiliare gli altri, se gli altri ti hanno o umiliato; non serve aggredire se ti hanno aggredito. Ciò che serve è proseguire sul proprio cammino, apprendere e conoscere da chi è più simile a te, e che riesce a farti notare gli errori, i tuoi errori, con pazienza senza imposizioni, che spesso diventano ricatti!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-16278959032594084452016-02-02T13:48:00.002-08:002016-02-02T13:48:09.829-08:00TORTA AL DOPPIO CIOCCOLATO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-nXzF423XRBo/VrDSs7i9YgI/AAAAAAAAOIs/AYEdd7aCYxs/s1600/CAKE%2BDOUBLE%2BCHOCOLATE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="http://1.bp.blogspot.com/-nXzF423XRBo/VrDSs7i9YgI/AAAAAAAAOIs/AYEdd7aCYxs/s400/CAKE%2BDOUBLE%2BCHOCOLATE.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Questo per me è davvero un periodo intenso, soprattutto mentalmente, lavoro davvero un sacco!<br />
Penso a tutto, forse troppo e a troppe cose contemporaneamente...<br />
Il tempo scivola, diventa impercettibile, minuti e secondi sembra non esistano più, per non parlare delle ore.<br />
Mi ritrovo con tante cose da fare, ma poco tempo per poterle attuare; e vorrei farne ancora di più, perché c'è sempre tanto da scoprire e da imparare.<br />
<br />
Ma gli impegni famigliari, quelli lavorativi, quelli del "dovrei e vorrei fare"ti portano a fine giornata, e così le tue aspettative, perché di questo poi si tratta, vengono infrante.<br />
<br />
Credo sia questo il modo sbagliato di affrontare la giornata, e forse anche la vita...credo. eh!?<br />
Avere troppe aspettative, pensare che se si arriva in ritardo...il mondo possa finire in quell'istante, morirò e non avrò potuto : dire, fare, baciare, lettera e testamento!!<br />
<br />
Ecco!<br />
<br />
In queste poche righe, c'è un mio pensiero di fondo, che è maturato in questi anni: CHISSENEFREGA! (e perdonate il tono colorito).<br />
Per questo sto decidendo seriamente, di prendermela con un po' più di calma, far in modo che il tempo diventi un compagno di vita con il quale condividere nuove esperienze e non un nemico da combattere, anticipandone le mosse.<br />
Certo vivere poi un una pseudo-metropoli, come MILANO, rende questo mio obbiettivo un tantino arduo, ma voglio provarci. Voglio riprendermi il mio tempo, quello da dedicare alla mia famiglia, ai miei figli, alle cose che più amo fare, che sono tutto ciò che di creativo esiste su questo pianeta per potermi esprimere al meglio (ne ho la necessità).<br />
<br />
Ed con queste righe, con questi pensieri, con i quali mi sono aperta a voi, voglio salutarvi con questa ricetta.<br />
Credo che un blog serva anche questo no? Diciamo un mezzo che permette al confronto, se ci si vuole confrontare, crescere e capire; perché si impara e si cresce sempre...sempre!<br />
<br />
<br />
TORTA al DOPPIO CIOCCOLATO con MOUSSE di SUGARLESS ( che trovate nel suo libro e ne suggerisco l'acquisto)<br />
<br />
<b>per la torta</b><br />
<b><br /></b>
1 stampo da 20cm infarinato<br />
<br />
100gr di farina integrale<br />
50 gr di farina di riso<br />
50 gr di farina 0<br />
3 cucchiai di zucchero<br />
3 cucchiai di cacao setacciato<br />
1 bustina di lievito per dolci<br />
1 punta di cucchiaino di bicarbonato<br />
50 gr di scaglie di cioccolato fondente<br />
1 presa di vaniglia in polvere<br />
1 presa di sale<br />
3 cucchiai di olio di semi di girasole<br />
250 ml latte di soia<br />
<br />
<b>procedimento</b><br />
<b><br /></b>
Preriscaldo il forno a 180°<br />
In una terrina metto tutti gli ingredienti secchi, comprese le scaglie di cioccolato,e mescolo bene. Aggiungo poi gli ingredienti liquidi, prima l'olio e poi il latte di soia. Verso il composto nello stampo e cuocio a 180° per 30 minuti. Una volta pronta la torta la tolgo dallo stampo e la lascio raffreddare su di una gratella.<br />
<br />
<b>per la mousse</b><br />
<br />
tanto ghiaccio<br />
300gr di cioccolato fondente al 70%<br />
<br />
Qui parte una spiegazione un po' complicata; praticamente per fare la mousse è importante controllare i grassi presenti nel cioccolato fondente. Questi grassi li trovate, solitamente, nel retro della confezione alla voce "grassi".<br />
Questo calcolo che andremo a fare, permette di sapere il quantitativo di acqua necessario per far si che si possa ottenere una bella e solida mousse.<br />
Quindi moltiplico la percentuale di grassi per la quantità di grammi del cioccolato che utlizzo, e alla fine si divide tutto per 34.<br />
Di solito io uso un cioccolato fondente con una percentuale di grassi al 31%, e l'acqua che adopero è di 270ml.<br />
<br />
Ora per preparare la mousse, e dopo aver fatto tutti calcoli del caso, sciolgo a bagnomaria il cioccolato insieme all'acqua. Una volta sciolto bene il cioccolato, lo metto in un boccale cilindrico (poi vi spiego perché), uso quello del frullatore ad immersione. Preparo una pentola capiente e la riempio di acqua e ghiaccio. Metto poi il contenitore nella pentola, e con una frusta elettrica inizio a montare il cioccolato. Questa operazione dura all'incirca dai 15 ai 20 minuti. Perché più l'acqua è ghiacciata e meglio è!<br />
Quando vedo che il cioccolato inizia a rassodare e a cambiare colore, lo metto in un contenitore e lo lascio riposare e ad addensarsi ulteriormente in frigorifero; più tempo ci passa e più diventa bella solida.<br />
Passato il tempo di posa in frigorifero, posso farcire la torta.<br />
Ah dimenticavo...uso un contenitore cilindrico, perché mi permette di non schizzare cioccolato dappertutto!<br />
<br />
<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-38339461584461611502016-01-20T14:31:00.000-08:002016-01-20T14:31:24.562-08:00GOCCIA DOPO GOCCIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-X7YaWwZzM4o/VpDnkZgOIZI/AAAAAAAAM7w/dJsEet_1nCY/s1600/RECENSIONE%2BGOCCIA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://1.bp.blogspot.com/-X7YaWwZzM4o/VpDnkZgOIZI/AAAAAAAAM7w/dJsEet_1nCY/s640/RECENSIONE%2BGOCCIA.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
In un pomeriggio d'inverno, particolarmente luminoso, mi sono ritrovata a scattare questa fotografia. Inizialmente pensavo di accompagnare questo vino, ad un brasato di verdure. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
I brasati, tipici piatti invernali, strutturati, caldi, confortanti; magari accompagnati da una polentina di mais o di miglio (che non guasta mai).</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vederlo fumante, e sentirlo ancora caldo, quasi bollente, percepirne gli aromi dei vapori.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ma poi tra me e me, mi son detta che forse poteva quasi essere scontato presentare una ricetta di un brasato; siamo in inverno, prepariamo pietanze "bollenti", se non addirittura ustionanti! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Così ho voluto rischiare.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Accompagnare questo vino ad un dolce Raw al cioccolato. Un dolce che potesse valorizzare al meglio la struttura di questo vino, che non ha molte prestese, se non quello di saperlo "ascoltare" in tutti i sensi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
So che non è facile accostare un dolce al cioccolato con il vino rosso. Anche perché hanno tutti e due strutture molto decise, e per quanto riguarda il dolce, solitamente prodotto con uova e burro, la struttura è ancora più decisa ed intensa, pur risultando morbida al palato.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ma in questo caso si tratta di un dolce crudo; un quadratino con una base di frutta secca e frutta secca oleosa ricoperto con una crema di cacao crudo e latte di cocco.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Potrebbe essere un abbinamento azzardato, ed infatti lo è; ma vi assicuro che la morbidezza di questo vino, si accompagna perfettamente al tono secco e deciso di questo dolce.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Goccia è un vino morbido, come ho scritto sopra, ma al contempo molto profumato , dai toni speziati e fruttati (mi ricorda infatti la ciliegia). Si potrebbe dire che è un vino pacato, ma che sa, per chi riesce a percepirlo, emanare a tratti, profumi di sentieri bagnati. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Avete presente quando si è nei boschi, dopo che ha piovuto, e ci sono le foglie per terra, e si sente quel profumo intenso di natura? Questo è ciò che ho percepito da Goccia, e che spero possiate percepire anche voi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Per il dolce al cioccolato </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
INGREDIENTI</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>per la base</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
8 datteri</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 tazza di mandorle</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 cucchiaio di cacao crudo in polvere</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1/2 cucchiaio di olio di cocco fuso</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 presa di vaniglia</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b>per la crema al cioccolato</b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
1 tazza di latte di mandorle</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
60 gr di cioccolato crudo</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 di succo d'agave</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
3 cucchiai di olio di cocco fuso</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
granella di nocciole per decorare</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
PROCEDIMENTO</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Inserisco tutti gli ingredienti nel boccale del frullatore, e frullo fino a quando ottengo un impasto lavorabile con le mani. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Con questo impasto rivesto il fondo di uno stampo quadrato, ma anche rotondo va bene, e lo metto in frigo a riposare. Nel frattempo preparo la crema di cioccolato; sciolgo a bagnomaria il cioccolato, quando è completamente fuso, aggiungo il latte di mandorle, e tutti gli altri ingredienti. A questo punto riempio con la crema lo stampo, che avevo messo in frigo. Ora lo lascio riposare in frigorifero per tutta la notte. Passato il tempo di riposo, e quando la crema sarà ben solida, lo decoro con la granella di nocciole. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Si mantiene in frigo per 10 giorni.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Il vino goccia lo potete trovare <a href="http://www.cantinacastrocielo.com/cc/" target="_blank">qui</a></div>
Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-60220752345952419312016-01-08T09:05:00.002-08:002016-01-08T09:05:57.470-08:00METTI UN POMERIGGIO SQUISITO DA...SQUISINI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-RHikvL4BTSw/Vo06PcTJzmI/AAAAAAAAM18/yO8QIiLGgpk/s1600/SQUISINI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-RHikvL4BTSw/Vo06PcTJzmI/AAAAAAAAM18/yO8QIiLGgpk/s640/SQUISINI.jpg" width="640" /></a></div>
A volte capita che, partecipando ad un evento di Vegan Italy (rivista del settore vegan), buttando una frase, si possa poi creare un incontro speciale, in un posto speciale.<br />
<br />
Questo è ciò che è successo il 13 dicembre a Milano, zona naviglio, e precisamente in Via Col di Lana 12: un incontro tra foodblogger.<br />
In un cortile interno, della vecchia Milano, praticamente nascosto, se non fosse per il nome sul citofono, esiste questo laboratorio-negozio.<br />
<br />
Essendo in pieno centro, vi consiglio vivamente di prendere i mezzi, il tram n°9 (capolinea Porta Genova Linea 3 della metro),vi porta proprio di fronte al portone. Un portone enorme, di legno. con a fianco la tastiera del citofono in ottone; basta suonare ed entrerete in un cortile, un po' anonimo; forse il frutto delle ristrutturazioni degli anni passati, ma proseguendo, andando fino in fondo e scendendo le scale sulla destra, vi immergerete in una situazione totalmente diversa e calda.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-4kMbPhGA_wo/Vo_h-pco1-I/AAAAAAAAM6w/cVSRiN8RhQ0/s1600/squisini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="http://1.bp.blogspot.com/-4kMbPhGA_wo/Vo_h-pco1-I/AAAAAAAAM6w/cVSRiN8RhQ0/s640/squisini.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-JO5ORmze6sA/Vo_iBBDxVLI/AAAAAAAAM64/rlyj27y5CmU/s1600/squisini%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://2.bp.blogspot.com/-JO5ORmze6sA/Vo_iBBDxVLI/AAAAAAAAM64/rlyj27y5CmU/s640/squisini%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
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Non conoscevo questo posto, e devo ringraziare tantissimo una mia cara conoscenza; devo dire che i social network danno la possibilità di conoscere persone molto interessanti!<br />
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Appena varcata la soglia dell'ingresso, io e mia figlia ci siamo semplicemente immobilizzate per ammirare questo locale; semplice, dalle luci calde, ed i tavoli in legno. Poche cose per arredare, ma scelte con cura, essenziali, senza troppo chiedere. Un arredamento modern vintage, con pochi mobili e tavoli, anche perché il negozio-laboratorio è pensato più che altro come un take-away. La zona di sosta, infatti, è rappresentata da un grande tavolo sulla sinistra, ed una mensola di appoggio sulla destra, con qualche sgabello, per chi vuole gustarsi le "<b>bolle</b>" in comodità.<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-bMUzMeul7xY/Vo_irHRnHJI/AAAAAAAAM7A/qPuYkF2nCDQ/s1600/squisini%2B3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-bMUzMeul7xY/Vo_irHRnHJI/AAAAAAAAM7A/qPuYkF2nCDQ/s640/squisini%2B3.jpg" width="640" /></a></div>
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Ed eccoci al punto focale: il prodotto, la bolla di pane ripiena!<br />
<br />
Ed è questa la novità, perché queste bolle di pane, non solo sono preparate con ingredienti biologici e di qualità, ma sono anche suddivise per regioni. Eh già avete letto bene, perché la filosofia e peculiarità di Squisini, è quella di portare regionalità e tradizione all'interno di una "bolla di pane". Ma cosa ulteriormente interessante, è la presenza nella loro offerta, delle "bolle di pane"vegan!<br />
Quindi una tappa "obbligata" se doveste trovarvi da quelle parti, suonate al citofono ed immergetevi nel calore delle bolle Squisini.<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com4Milano, Italia45.4654219 9.1859243000000145.2872319 8.86320080000001 45.6436119 9.508647800000011tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-68603144752665961062016-01-02T10:42:00.001-08:002016-01-11T01:52:45.942-08:00ZUCCA : RICORDI di MANTOVA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-owgT-14Y0MM/Vn7EdjwsjzI/AAAAAAAAMS8/UNC2JH3YD3s/s1600/TORTINO%2BZUCCA%2BSPEZIATA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-owgT-14Y0MM/Vn7EdjwsjzI/AAAAAAAAMS8/UNC2JH3YD3s/s640/TORTINO%2BZUCCA%2BSPEZIATA.jpg" width="640" /></a></div>
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Ogni volta che vedo una zucca, una zucca mantovana, immancabilmente la memoria mi porta a quella città: Mantova.</div>
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Un periodo molto difficile della mia vita; sbalzata dalla grande metropoli, Milano, per finire in quella che si potrebbe definire una cittadina di provincia (ai tempi faceva 50.000 abitanti). La difficoltà di inserimento, trovare persone con chiusure mentali di chi ha paura di provare e di lasciarsi andare a nuove prospettive; una marcata appartenenza alle proprie radici e tradizioni. Per me cose assolutamente nuove, perché in una "metropoli" come Milano, queste cose, già quindici anni fa, non esistevano più, se non nelle campagne più sperdute. Non sentirsi appropriate ad una cittadina, alle persone, alla loro cultura; aprirsi per poi sentirsi ingannati. Percepire, da parte loro, un senso di competizione, che per me era del tutto nuovo...Cercare di sembrare i migliori, criticare il criticabile, nascondere, nascondersi, o voler farsi vedere a tutti i costi.</div>
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<br /></div>
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Tutto questo, per me, era inconcepibile!</div>
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<br /></div>
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Eppure ho vissuto quindici anni della mia vita, cercando ogni giorno, di trovare sempre e comunque, qualcosa di positivo, che mi potesse far andare avanti nel mio quotidiano.</div>
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<br /></div>
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Certo l'ho trovato! Ho trovato delle persone, con le quali ho legato, e sono molto poche; con le quali mantengo ancora dei contatti.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ma ho trovato anche tanto in quella città!</div>
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Cittadina medioevale, che ha vantato molteplici lustri, grazie alla famiglia dei Gonzaga. </div>
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<br /></div>
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La storia dei Gonzaga è davvero molto interessante, e passeggiando per le vie di questa città, se ne respira ancora la presenza. Ma il personaggio al quale mi sono affezionata di più è sicuramente Isabella d'Este, donna di notevole cultura e grazia; ma credo che la lettura del libro "Rinascimento Privato" di Maria Bellonci, abbia influito ulteriormente a questa mia affezione. In questo devo anche ringraziare una mia cara amica, che lavorava al laboratorio di restauro del Palazzo Ducale, la quale mi raccontava spesso aneddoti riguardanti i Gonzaga, Isabella e il suo studiolo.</div>
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<br /></div>
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Studiolo che ho potuto visitare più di una volta, andando a trovare, questa mia amica, in pausa pranzo. </div>
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La magia di quel Palazzo, lo studiolo di Isabella, dove Pico della Mirandola ed altri illustri dell'epoca, passarono; la camera degli sposi vista durante un pomeriggio d'estate, in totale silenzio ed ammirazione, poiché chiusa al pubblico. Le tende leggermente abbassate, che facevano entrare quel poco di luce, tanto bastava per poter ammirare in silenzio la magnificenza degli affreschi del Mantegna. Il calore dei pavimenti di cotto, ormai consumato dalle molteplici visite dei turisti.</div>
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<br /></div>
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La magia.</div>
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<br /></div>
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Si perché Mantova è una città magica, come lo è la sua campagna. Le nebbie del mattino, i profumi intensi della terra, i laghi di Mantova. </div>
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Quei laghi dove la città si specchia al mattino avvolta dalla nebbia, ed anche d'estate quel sottile velo biancastro all'orizzonte, per non farti dimenticare che sei in campagna.</div>
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<br /></div>
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I campi, i loro frutti, il lavoro, i meloni dolci di Viadana e la zucca di Mantova.</div>
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<br /></div>
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Non voglio parlare qui, dei loro allevamenti, della caccia, e dell'inquinamento che purtroppo affligge quella città; voglio tenerla con me per quello che, " in una di città", fino ad allora non avevo mai visto ed imparato.</div>
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<br /></div>
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La natura in tutto il suo splendore. </div>
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<br /></div>
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Gli animali selvatici, le volpi, i fiori di campo, gli asparagi selvatici, che le mie zie andavano a raccogliere nei campi incolti, per poi fare la frittata o il risotto. </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo è ciò che voglio portare con me; una città che, malgrado le nostre, ma soprattutto mie differenze, ha saputo darmi tanto. E mi ha insegnato davvero tanto sulla natura, sul rispetto verso gli animali, sull'importanza della tradizione e della terra. </div>
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Una terra che, a parer mio ringraziamo poco per quello che riesce a darci quotidianamente.</div>
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<br /></div>
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Posso dire quindi, che questa è una ricetta che dedico a questa città, con il pensiero rivolto a lei, ogni volta che acquisto una zucca.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER LA BASE</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
3 tazze tra noci e mandorle</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1 punta di cucchiaino di vaniglia </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1/2 cucchiaio di burro di cocco </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
4 coppapasta rotondi della tessa dimensione (8cm di diametro)</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1 cucchiaio di polvere di cacao crudo</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER IL RIPIENO</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
3 tazze di zucca Mantovana ( circa 350gr)</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1 tazza 1/2 di latte di cocco</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1 cucchiaio di burro di cocco </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
6 cucchiai di succo d'agave crudo </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1 cucchiaino di zenzero fresco</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
2 cucchiaini di cannella</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
1/2 cucchiaino di noce moscata</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
una punta di cucchiaino di curcuma </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER LA GLASSA</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
2 cucchiai di polvere di cacao crudo</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
3 cucchai di succo d'agave</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
2 cucchiai di acqua</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
granella di pistacchi (facoltativa)</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PROCEDIMENTO</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER LA BASE</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
Metto nel frullatore tutti gli ingredienti e frullo fino a quando non si sono amalgamati bene gli ingredienti. Rivesto la parte inferiore dell'anello con della pellicola o uso una tortiera e metto il composto di frutta secca nello stampo rivestendo bene la base.</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER IL RIPIENO</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
Frullo tutti gli ingredienti fino a farli diventare una bella crema. Riempio il mio stampo e livello bene la crema scuotendolo leggermente. Lo lascio poi in frigo tutta la notte, così diventa bello sodo ;)</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
PER LA GLASSA</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
in una terrina mescolo tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una crema liscia. </div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
ASSEMBLAGGIO</div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; font-family: 'Coming Soon'; font-size: 19.8px; line-height: 25.2px; text-align: justify;">
Dopo aver preparato la base verso sopra la crema di zucca e lascio riposare in frigo per almeno 8 ore. Passato il tempo di riposo, preparo la glassa e la granella di pistacchi. Intingo poi una forchetta nella glassa di cioccolato e la passo sulle tortine; decoro poi con la granella.</div>
Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-70528102271352157762015-11-29T10:33:00.000-08:002015-12-01T03:17:23.672-08:00ARROSTO DI SEITAN CON CREMA DI VERDURE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-3A_uFe2r9U8/Vj9uOLJt6eI/AAAAAAAAKg8/5s2T3-ZMSqE/s1600/ARROSTO%2BDI%2BSEITAN.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-3A_uFe2r9U8/Vj9uOLJt6eI/AAAAAAAAKg8/5s2T3-ZMSqE/s640/ARROSTO%2BDI%2BSEITAN.jpg" width="640" /></a></div>
Finalmente riesco ad impossessarmi del blog, e poter scrivere di ciò che più mi appassiona...il cibo, e non solo quello.<br />
Nella mia modesta vita devo sinceramente ringraziare la mia bisnonna, e di seguito mia madre (quelle volte che si impegnava a cucinare), per avermi fatto amare il cibo. A detta loro, sono sempre stata una buona forchetta, non disdegnavo nulla, a parte le carote e zucchine lessate, o anche le barbabietole, che ho iniziato ad apprezzare in questi ultimi anni.<br />
<br />
La mia bisnonna, da parte materna, era una tipa tosta; ma anche quella paterna non scherzava, purtroppo non l'ho mai conosciuta, come non ho potuto conoscere la sua cucina della bassa Lombardia.<br />
La mia bisnonna materna (Emma), classe 1889, all'età di otto anni andava a lavorare come mondina, portava poi il fratellino più piccolo nel cesto e andava al fiumiciattolo a lavare i panni; è stata sposata per procura (venduta), ha vissuto due guerre, e sotto il dominio nazi-fascista, visto che faceva la cuoca per un gerarca, rubava il "rubabile" per dar da mangiare a tutto il vicinato, che non se la passava tanto bene.<br />
<br />
Ricordo ancora il profumo dei suoi risotti, soprattutto quello allo zafferano, tipico di Milano, di come conoscesse, senza fare scuole e corsi, ortaggi, frutta e carni. Di come sapesse sapientemente lavorarli, e di come non fidarsi delle primizie; perché diceva, che i primi erano troppo giovani e non avevano sapore. Non si sbagliava mai!<br />
Al di là che cucinasse anche la carne, quello che più mi è rimasto impresso, nel corso degli anni, era la sua sicurezza e dimestichezza, in cucine che professionali non erano.<br />
Era proprietaria di una trattoria e di una collinetta, nel pavese, che produceva vino e che, ahi me, perse per brutte vicende famigliari.<br />
E' grazie a lei, e poi a mia madre che ho imparato la "<b>cremolada</b>", o crema di verdure!<br />
<br />
Probabilmente vi chiederete, cosa potrà mai interessare a voi della mia bisnonna, materna o paterna che sia; e questo è il punto!<br />
Io credo che non ci si debba mai allontanare dai racconti orali, che siano di vita o di cucina, poiché è in questi racconti, che ritroviamo noi stessi e riusciamo a capire cosa e chi, effettivamente si cela dietro ad un piatto o ad un prodotto (di qualità), che possiamo trovare sulle nostre tavole.<br />
<br />
Ed è questo il mio intento...trovare produttori e prodotti di qualità, accessibili a tutti; prodotti e produttori che hanno una storia da raccontare, che sia di passione, amore, e anche di sofferenza.<br />
Perché dietro ad una azienda e dietro ad un prodotto, ci sono persone che aprono il loro cuore e si mettono in gioco ogni giorno, perché questo loro amore arrivi anche a noi.<br />
<br />
E questo è quello che ho percepito, quando ho assaggiato questo vino e dopo aver conosciuto anche il produttore.<br />
<br />
Questo è un vino che proviene dalle terre della Sicilia, e precisamente dalla zona di Marsala, ha un colore giallo paglierino; nella descrizione tecnica del vino, parlano di "olfatto" intenso e floreale, ma a me ha ricordato tantissimo la vaniglia; in bocca è morbido e vellutato.<br />
L'abbinamento che viene proposto è con il pesce o con piatti tipici siciliani, come la <b>Busiata cu mataracco</b>,<b>Caponata</b> e <b>cous cous di pesce povero</b>, ma essendo vegana ho elaborato questo<b> arrosto</b>, per accompagnare il vino. ;)<br />
<br />
INGREDIENTI<br />
<b>per l'arrosto</b><br />
2 confezioni di seitan in polvere<br />
2 cucchiai di fiocchi d'avena<br />
3 cucchiai di farina di ceci<br />
3dl di brodo vegetale<br />
1 cucchiaio di lievito alimentare<br />
1 cucchiaio di salsa di soia<br />
1 confezione di cannellini o ceci (già cotti)<br />
1 spicchio di aglio<br />
<br />
<b>per il ripieno</b><br />
4 mazzetti di spinaci<br />
1 carota e 1 patata cotta al vapore<br />
1 spicchio di aglio<br />
1/2 cipolla<br />
1 presa di sale<br />
pepe q.b<br />
1 cucchiaio di salsa di soia<br />
<br />
<b>per la crema di verdure</b><br />
<div>
1 carota </div>
<div>
1 costa di sedano</div>
<div>
1 cipolla</div>
<div>
acqua q.b</div>
<div>
1 presa di sale</div>
<div>
1 spicchio di aglio</div>
<div>
<b><br /></b></div>
<br />
PROCEDIMENTO<br />
<b>per l'arrosto</b><br />
In una terrina metto il preparato per il seitan, il lievito alimentare e la farina di ceci. A parte frullo il brodo con i legumi, che aggiungo nella terrina con il preparato di seitan. Mescolo bene con un cucchiaio fino a quando non ottengo una massa lavorabile. La stendo poi tra due fogli di carta da forno e le do uno spessore di 1cm circa.<br />
<br />
<b>per il ripieno</b><br />
Preparo pra gli spinaci, facendoli appassire in padella.<br />
In un'altra terrina trasferisco gli spinaci e le verdure cotte a vapore, mescolo bene e lo stendo sulla superficie dell'arrosto.<br />
<br />
<b>per la crema di verdure</b><br />
Trito la carota, la cipolla, ed il sedano. In un pentolino, non troppo capiente, aggiungo dell'olio, e le verdure. Faccio rosolare per qualche minuto, aggiungo un bicchiere di acqua calda e faccio cuore per 15 minuti. Quando le verdure saranno morbide, la crema è pronta. Se volete poi una crema, dove le verdure non sono a pezzi, frullatela due minuti con il frullatore ad immersione.<br />
<br />
<br />
<b>assemblaggio</b><br />
A questo punto inizio ad arrotolare l'arrosto, sigillando le due estremità, e sulla superficie stendo un velo di salsa di soia. Lo avvolgo nella carta da forno, lo chiudo poi nella carta di alluminio, e lo metto su di una placca da forno rettangolare.<br />
Inforno ad una temperatura di 180° per 60 minuti, girandolo ogni tanto. Una volta terminata la cottura, lo lascio leggermente raffreddare, in modo da poterlo tagliare con facilità.<br />
Lo servo poi nei piatti accompagnato dalla crema di verdure, e da un ottimo <b>STILLA, </b>che potete trovare <a href="http://www.cantinacastrocielo.com/cc/" target="_blank">qui</a>.<br />
<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-12211065701085588572015-11-11T09:36:00.000-08:002015-11-12T08:07:35.337-08:00CONSAPEVOLMENTE VEGAN!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-hQO4RSw2ibI/Vj9z1Rlh74I/AAAAAAAAKhM/0awiuCy5NCs/s1600/DIARIO%2BDI%2BUNA%2BFAMIGLIA%2BVEGAN.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-hQO4RSw2ibI/Vj9z1Rlh74I/AAAAAAAAKhM/0awiuCy5NCs/s640/DIARIO%2BDI%2BUNA%2BFAMIGLIA%2BVEGAN.jpg" width="640" /></a></div>
Questa è la mia primissima recensione di un libro, e spero di recensirlo bene; nel senso che vorrei riuscire a trasmettervi, con parole, quello che questo libro ha trasmetto a me (pur essendo vegana da ormai 20 anni e vegan-crudista da due).<br />
Ma prima vorrei fare una premessa, perché credo sia doverosa, nei confronti dell'autrice.<br />
Lucia Valentina Nonna è, da qualche anno, una foodblogger conosciuta nel "mondo" vegan e non; il suo Blog <a href="http://www.labalenavolante.com/" target="_blank">LaBalenaVolante</a> è pieno, non solo di ricette, ma anche di libri e viaggi.<br />
<br />
Si perchè a Lucia, oltre che cucinare, piace anche leggere e viaggiare.<br />
Ad ogni libro è abbinata una ricetta, ed in ogni suo viaggio vengono menzionati localini, ristoranti dove poter mangiare vegan, o riproporre delle ricette che lei stessa ha addentato.<br />
<br />
Il suo è un blog rivolto a tutte a tutti; a tutti coloro che vogliono capire ed informarsi, per poter intraprendere un cammino consapevole e di rispetto, e a tutti coloro che vogliono trovare qualche idea in più per le loro ricette.<br />
<br />
Ho avuto l'immenso piacere di conoscere Lucia, di persona, a Fa' La Cosa Giusta a Milano.<br />
Mentre ero presissima nel fare dimostrazioni di succhi, frullati e ricette Raw, mi trovo davanti Lei, con i suoi capelli rossi, luminosa e sorridente. E' stato subito feeling; anche se ad essere sincera, questo feeling si era creato tempo fa sul web. Parliamo del più e del meno, tra un taglio di carota e uno di barbabietola, promettendoci di sentirci al più presto.<br />
Tutto questo succedeva ad Aprile.<br />
<br />
E nel frattempo Lucia, scriveva il suo personalissimo libro.<br />
<br />
Un libro che, a differenza del titolo, non racconta i trascorsi quotidiani di una famiglia vegan...no,no. Racconta di come Lucia, con la sua sensibilità, la voglia di conoscere e capire, l'amore ed il rispetto verso gli animali, l'abbiano portata a questa scelta consapevole, e di saper coinvolgere, senza forzature, in questa scelta, anche persone a lei vicine.<br />
<br />
Posso assicurarvi che non è per nulla un libro troppo serio, anzi l'autrice, gioca molto sull'autoironia, e rende il tutto piacevolmente fresco e scorrevole.<br />
<br />
Il libro è diviso in capitoli, ventotto per la precisione; dove Lucia si racconta (già dal primo capitolo); ci racconta di come, possa essere facile cadere nel tranello della contraddizione in-consapevole; ma che grazie alla sua voglia di conoscere, di capire, grazie anche a persone, come Angela e Lidia, che l'aiutano in questo suo percorso, ci si possa evolvere e liberarsi da tutti quei legami (culinari), dati da retaggi tradizionali. Di una tradizione, che vedeva e vede, purtroppo e troppo spesso, ancora gli animali, come merce da mangiare (sacrificare inutilmente), da sfruttare per trarne profitto.<br />
<br />
Lucia riesce in tutto questo, si documenta; non solo legge libri ed articoli scientifici, cita anche direttive legislative, articoli di testate straniere importanti (come il New York Times). Si pone, inizialmente, domande che, per chi inizia questo cammino consapevole, normalmente si pone.<br />
Domande su come e dove poter prendere le proteine, il ferro, quali alimenti mangiare per poter avere un giusto apporto nutrizionale, senza ovviamente, rinunciare alla buona cucina, che sia fatta in casa o cucinata in ristoranti e bar.<br />
Aiuta a capire, che per mangiare vegan, non c'è bisogno di cercare chissà quali alimenti, poiché possiamo tranquillamente, soddisfare palato e stomaco, anche con semplicità.<br />
<br />
Ed è proprio con semplicità che Lucia, permette a tutti noi, con questo suo libro, di poter intraprendere questo percorso, senza farsi prendere dal panico; ma che con la documentazione, l'amore verso gli animali ed il nostro pianeta, si può cambiare in meglio...Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-45643417139961331782015-10-09T02:15:00.001-07:002015-10-13T02:52:32.720-07:00VEGAN ITALY: UNA RIVISTA A 36O°<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-eIkXCXA5Z-U/VhZ6F2oEgGI/AAAAAAAAJ1Q/GHI6Mc6M-1c/s1600/VEGAN%2BITALY.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-eIkXCXA5Z-U/VhZ6F2oEgGI/AAAAAAAAJ1Q/GHI6Mc6M-1c/s640/VEGAN%2BITALY.jpg" width="640" /></a></div>
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Ultimamente è nata una nuova <b>rivista</b>, che non tratta solo ed esclusivamente di ricette vegan; ma va oltre.</div>
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Spazia dalle ricette, appunto, a come potersi muovere, in giro per il mondo trovando sempre locali, negozi che vendono abbigliamento etico; si potrebbe parlare di una cartolina di viaggio.</div>
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Interviste a personaggi sia dello spettacolo che dell'economia, con una loro versione sul perché della scelta vegan, e l'interesse che può, questa scelta, incidere sul benessere del nostro pianeta.</div>
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Inserti speciali, come in questo numero con ISA CHANDRA MOSKOWITZ, che ha fatto della propria scelta di vita un lavoro a tempo pieno, e che divulga golosamente con le sue ottime ricette.</div>
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Poi c'è MIMI KIRK, che ci porta a scoprire il suo cambiamento, grazie ad una alimentazione Vegan-Crudista; e UMBERTO VERONESI, che ci spiega la sua filosofia sul rispetto della vita.</div>
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Ma non preoccupatevi...le ricette sono tante, molte! Dall'utilizzo delle erbe spontanee, alle ricette dal mondo.</div>
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Aprendo la rivista è possibile essere guidati, al suo interno, scoprendo tutti gli argomenti trattati, e i nomi dei vari collaboratori, che aiutano a rendere interessante questa rivista, un calendario sulla stagionalità degli alimenti del mese e anche sulle erbe aromatiche (molto utile). Una sezione dedicata alla posta, con gli esperti pronti a rispondere ai vostri dubbi, sull'alimentazione, sul sociale e sui dubbi che possono riguardare il nostro atteggiamento verso gli amici a 4 zampe.</div>
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C'è molto da leggere, è vero; ma vi posso assicurare che sono articoli molto interessanti, dai quali si può prendere spunto, che sia una semplice riflessione, una ricetta, o un appunto per un viaggio annotandosi indirizzi utili. </div>
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Potrete trovare la rivista a Torino il 17 e 18 Ottobre a Fa' La Cosa Giusta, presso lo stand della casa Editrice SONDA (STAND P04), ma non solo...ci sarò anch'io, presente allo stand, e terrò due showcooking domenica 18 dalle 11.30 alle 12.30 e poi il pomeriggio dalle 14 alle 15. Trovate tutte le info <a href="http://www.falacosagiusta.org/torino/scuole-e-programma-culturale/laboratori/" target="_blank">qui</a>.</div>
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Vi aspetto numerosi!! ^_^</div>
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-76698118297752384852015-10-06T08:18:00.000-07:002015-10-06T08:18:45.923-07:00UNA GRANITA FATTA CON IL CUORE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-1tpVBkvf-RM/VhPacKGUOqI/AAAAAAAAJyA/1zsKVMG0v6g/s1600/GRANITERIA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-1tpVBkvf-RM/VhPacKGUOqI/AAAAAAAAJyA/1zsKVMG0v6g/s640/GRANITERIA.jpg" width="640" /></a></div>
Ormai non è più estate, e ne sono pienamente consapevole; magari vi potrà sembrare inopportuno parlare di <b>granite</b> in questo autunno che stenta a decollare. Vi assicuro però che era da tanto tempo, se non sbaglio al rientro delle mie vacanze, che volevo parlarvi di questa piccolissima graniteria, che produce dei veri gioielli (ma non in soldoni) per il palato.<br />
<br />
Diciamo che un pomeriggio, soleggiato, secco, e forse anche annoiato in quel di Palmi, mi sono ritrovata con i miei elfi a percorrere la via Roma. Questa è una via parallela alla Piazza Primo Maggio, dove le persone, la sera, si ritrovano per passeggiare (fare le vasche), e fermarsi in qualche locale.<br />
Via Roma non è lunghissima, ma lunga tanto quanto basta per poter ammirare, ancora, i vecchi edifici, che l'ondata del terremoto calabro-siculo del 1908, ha lasciato "quasi" intatti. Il termine di questa via porta direttamente all'ingresso di Villa Mazzini, dove si viene accolti da un bellissimo e rigoglioso parco Comunale, ricco di piante secolari. Dalla balconata del parco è possibile ammirare, oltre al mare, la costa Siciliana e lo Stromboli in lontananza, che spesso ci ricorda della sua presenza con qualche fumata.<br />
<br />
A metà (circa) di via Roma, siamo stati rapiti da questa piccola bottega, coloratissima, piena di scritte che invogliano, chi passeggia, a soffermarsi nella lettura. E la curiosità porta poi l'occhio a cercare di capire cosa, effettivamente, possa nascondere al suo interno. Timidamente ci avviciniamo all'interno, che poi interno non è, perché il banco è proprio a ridosso del marciapiede. Gentilmente e con un sorriso, ci regalano un assaggio, di quello che io credevo fosse un gelato al cioccolato. Con voce pacata, mi viene descritto che quello che sto per assaggiare non è gelato al cioccolato, ma bensì una granita al cioccolato!<br />
La consistenza era identica, una mantecatura perfetta, e si scioglieva in bocca che era un piacere.A me e agli elfi è bastato solo un secondo, per capire che avremmo sicuramente assaggiato le loro granite; non potevamo proseguire senza concederci qualche minuto di delizia.<br />
<br />
Così mentre ancora il mio palato assapora il ricordo di quell'assaggio, al banco vedo almeno una decina di gusti di <b>granite</b>, dalle mandorle, ai fichi d'india, usando solo ed esclusivamente frutta di stagione e senza l'utilizzo di coloranti chimici o naturali.<br />
Prima di sedermi al tavolo, di un color verde pisello acceso, mi trattengo a parlare un attimo e mi viene spiegato, che questa bottega è stata aperta per la pura passione per la <b>granita</b>. Vero è che da AL CILEA non trovate solo granite, ma potete chiedere degli ottimi frullati e anche centrifugati.<br />
Per i più golosi e per chi ancora mangia tradizionalmente, si possono gustare delle ottime crepes salate o dolci, è possibile chiedere anche l'aggiunta di panna montata alla vostra granita, e per i più grandi ci sono anche le granite alcoliche.<br />
Diciamo che ce n'è davvero per tutti e per tutti i gusti!<br />
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-46488395450648663502015-09-22T07:54:00.000-07:002015-09-23T07:28:26.569-07:00FORMAGGIO STAGIONATO CON FIORI DI CARTAMO E PEPRONCINO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-6E_KKAOOwvc/VebSOdl6dfI/AAAAAAAAI3M/vJI3uwWYJsU/s1600/FORMAGGIO%2BPEPERONCINO%2BE%2BCARTAMO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-6E_KKAOOwvc/VebSOdl6dfI/AAAAAAAAI3M/vJI3uwWYJsU/s640/FORMAGGIO%2BPEPERONCINO%2BE%2BCARTAMO.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
Ultimamente quando vado al mercato, e passo di fianco alle bancarelle dei formaggi, vengo presa da malessere. Quando sento quell'odore di latte intenso, misto a formaggi erborinati o a pasta morbida, non so perché, ma non ce la faccio è più forte di me!<br />
E pensare che, ai tempi, ero una grandissima mangiatrice di formaggio. Forse sarà perché non ne tocco "quasi" più da anni; dico quasi perché è capitato che ci scappasse un assaggio.<br />
Ed è in quei momenti che mi rendo sempre più conto, di quanto molto spesso la tradizione, la cultura e l'ignoranza siano duri a morire. Non c'è niente da fare, a noi (umani in generis),ci piacciono le cose saporite, perché non siamo più abituati a mangiare in modo semplice; e lo dimostra anche questo formaggio che sto per postare.<br />
Potrebbe essere un articolo contraddittorio, ma non lo è affatto, e spero di riuscirmi a spiegare in modo esauriente e senza commettere passi falsi.<br />
<br />
Io per prima ci metto la faccia. Però mi rendo anche conto che, dopo anni di tradizione culinaria, di piatti elaborati, riviste del settore, e chi più ne ha più ne metta; credo possa essere difficile riuscire a proporre, a palati "non più puri", piatti semplici sia nel gusto che nell'estetica.<br />
Eh già perché sarebbe facile mangiarsi "semplicemente" della frutta, o " semplicemente" della verdura; ma così non è!<br />
Soprattutto per chi (come me), ha sempre avuto la passione per la cucina ed un estro creativo abbastanza spiccato, l'amore per i sapori combinati e decisi; e si è sempre cimentato/a nella preparazione di piatti più o meno elaborati.<br />
Non crediate però che in questo tipo di cucina, non ci debba mettere impegno, creatività e tempo. Sempre che si vogliano fare piatti elaborati (più o meno), e che si avvicinino alla nostra cucina di tradizione; e quando scrivo questo intendo come intensità di sapori, non come uguaglianza di sapori, perché così non è!<br />
<br />
Potrete trovare le stesse assonanze nei titoli, ma non nel gusto e nella consistenza!<br />
<br />
I formaggi raw (o crudi), come la ricetta che sto per postare, non hanno nulla a che fare con i formaggi di latte vaccino. Il primo viene prodotto con frutta oleosa, mentre il secondo con latte vaccino, di pecora o di capra; tutt'altra struttura, tutt'altra etica. Ma ciò che li accomuna, sono i sapori forti o dolci, a secondo del tipo di lavorazione.<br />
<br />
Quando mangiate un formaggio Raw, dite alla vostra mente di cancellare i profumi, che ha memorizzato nel tempo, ed i sapori; perché questa è e sarà una nuova esperienza a livello dei sensi.<br />
<br />
INGREDIENTI<br />
<br />
200gr di anacardi precedentemente ammollati per tutta la notte<br />
200gr di noci di macadamia ammollate anche loro per una notte<br />
1 cucchiaino di peperoncino<br />
1 cucchiaio di Maca in polvere<br />
1 cucchiaino di fiori di cartamo essiccati (o altri fiori di vostro gradimento)<br />
1 cucchiaio di maca in polvere<br />
1 bicchiere di acqua filtrata<br />
<br />
ATTREZZATURA<br />
2 fustelle per formaggio<br />
essiccatore<br />
<br />
PROCEDIMENTO<br />
<br />
Lascio gli Anancardi e le noci di Macadamia in ammollo per tutta la notte. Passato il tempo di ammollo, scolo la frutta oleosa e la sciacquo. Metto poi nel frullatore tutti gli ingredienti e frullo fino ad ottenere un composto cremoso. A questo punto metto questa crema all'interno delle fustelle, le copro con della carta assorbente ben fissata ai lati, e le lascio riposare al buio per due giorni.<br />
<br />
Trascorsi i due giorni, il formaggio avrà perso del liquido, che andrò a buttare. Tolgo dalle fustelle il formaggio fresco, e lo metto in una terrina; aggiungo poi il peperoncino, la polvere di maca, i fiori di cartamo e mescolo bene fino a che gli ingredienti non si sono ben amalgamati.<br />
<br />
Riempio nuovamente le fustelle e le lascio riposare un giorno in frigo; in questo modo il formaggio si solidifica. Tolgo nuovamente il formaggio dalle fustelle, e lo metto nei cestelli dell'essiccatore ad essiccare per 12 ore a 42°. In questo modo si formerà una crosticina sopra al formaggio.<br />
<br />
Passata la fase dell'essiccazione, avvolgo i formaggi nella carta forno, e li ripongo in un contenitore ermetico, lasciandolo poi in frigo per un mese a stagionare.<br />
<br />
Posso dirvi che io ho ancora del formaggio a fermentare da Maggio; se volete, dopo un mese lo potete mangiare, ma se vi piacciono i sapori forti...vi consiglio di prolungare il tempo di stagionatura in frigo!! ^_^Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-34913094572053875022015-09-16T13:25:00.001-07:002015-09-17T07:13:44.973-07:00UN PRIMO PIATTO BOH...NISSIMO!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-GSpmT_hCIu8/VexS24Sa1rI/AAAAAAAAI_s/54fhaHVXbYw/s1600/SPAGHETTI%2BDI%2BSEGALE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-GSpmT_hCIu8/VexS24Sa1rI/AAAAAAAAI_s/54fhaHVXbYw/s640/SPAGHETTI%2BDI%2BSEGALE.jpg" width="640" /></a></div>
Qui lo devo ammettere e lo voglio ammettere, il mio trasferimento a Mantova, in giovane età, mi ha dato la possibilità di conoscere piccole realtà nel mondo del cibo che , da brava milanese ignoravo. O meglio...ho sempre sentito i discorsi di mia madre, riguardo i suoi parenti che vivevano nella provincia di Pavia (in campagna), e producevano per loro vino, carne, formaggi; e ne rimanevo sempre estasiata. Immaginarmi l'atmosfera di quei posti, la sveglia al mattino presto per mungere le mucche, i suoi zii che, sul tavolo di legno della cucina, le facevano trovare una foglia di fico con la panna appena schiumata dalla mungitura.<br />
<br />
La Campagna. La gente, la terra, il territorio...<br />
<br />
Non preoccupatevi, non sono qui per descrivere la bontà di un formaggio o di un salume, lungi da me il pensiero; in questi anni il mio percorso è stato "felicemente" lungo, pieno di scoperte, e desidero che prosegua in questa direzione... per tutta la mia vita.<br />
<br />
Quello di cui mi preme parlare, e presto metterò a posto il blog inserendo rubriche, recensioni ed articoli, è venire a conoscenza di piccole realtà che contribuiscono a rendere "<b>unico</b>" il nostro paese, per quanto concerne tutto ciò che riguarda il cibo; dal prodotto primario, fino alla sua lavorazione.<br />
<br />
E questo sarà il mio post, spero di una lunga serie, dove parlerò appunto di queste piccole realtà; di produttori e di aziende uniche, che fanno prodotti di eccellenza ed alla portata di tutti.<br />
<br />
Come questo vino che vedete nella foto; un vino prodotto con amore e per amore, dall'enologo Gianfranco Maltese.<br />
Proviene da una famiglia che produce vino da ben 5 generazioni, e finalmente ora grazie all'appoggio della <a href="http://www.cantinacastrocielo.com/cc/" target="_blank">Cantina Castrocielo</a> di Roma, è riuscito a mettere sul mercato tre fantastici vini: Boh! bianco e rosso, Stilla.<br />
<br />
Il vino di cui vi parlerò oggi (insieme alla ricetta), è il vino bianco BOH!<br />
Questo vino nasce da uve a bacca bianca, frutto di una selezione di vigneti, estesi in contrade che, per terreno ed esposizione, presentano un microclima ideale, che riesce a conferire spiccate note floreali e grande freschezza. La zona di produzione è Marsala.<br />
Si presenta con un colore giallo paglierino ed ha un profumo intenso e floreale; sinceramente quando l'ho assaggiato, mi ha ricordato i campi in fiore.<br />
Nella scheda tecnica, si trovano gli abbinamenti consigliati come pesce alla griglia o frutti di mare; ma da buona vegana ho voluto abbinare questo vino ad un pesto fresco. E questo abbinamento me l'ha suggerito appunto la sua forte nota floreale.<br />
<br />
Il pesto in questione è un pesto fatto con i fiori di zucca, ma non ho utilizzato i pinoli, bensì le mandorle, per poter rafforzare la nota floreale del vino.<br />
<br />
INGREDIENTI<br />
<br />
per il pesto<br />
<br />
1/2 cassetta di fiori di zucca<br />
1/2 mazzetto di basilico<br />
1 pugno di mandorle spellate<br />
3 cucchiai di olio evo<br />
olio di semi di girasole q.b<br />
sale q.b<br />
1 presa di curcuma<br />
<br />
PROCEDIMENTO<br />
<br />
preparo prima il pesto ai fiori di zucca, iniziando a pulire i firi privandoli del pistillo e delle barbe esterne. Li immergo poi, una alla volta in una bacinella di acqua per pulirli e per non rovinarli; lavo bene poi anche le foglie di basilico e le asciugo.<br />
<br />
Nel boccale del frullatore ad immersione metto tutti gli ingredienti, tranne l'olio che lo aggiungo a filo. Quando inizio a frullare, devo ottenere un impasto cremoso.<br />
<br />
Preparo ora gli spaghetti di segale, come se dovessi cuocere della pasta di grano, stando attenta ai minuti riportati sulla confezione. Una volta pronti gli spaghetti, verso il pesto e mescolo bene, fino a quando questo no viene incorporato dalla pasta.<br />
Questi spaghetti io li ho serviti presentandoli dentro a dei cestino di pane, ma potete servirli usando anche un coppapasta che inserirete dentro a delle tazze, o appoggerete a dei piatti piani.<br />
<br />
Volendo potete guarnire gli spaghetti con una granella di mandorle o pistacchi ^_^<br />
<br />
<div>
<br /></div>
<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-43070031532097752572015-08-02T09:02:00.001-07:002015-08-02T09:03:26.926-07:00SORBETTO DI AVOCADO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-flf7a_JIMkw/VbuXE5DIFmI/AAAAAAAAH-k/d1jePgmUtUc/s1600/SORBETTO%2BDI%2BAVOCADO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-flf7a_JIMkw/VbuXE5DIFmI/AAAAAAAAH-k/d1jePgmUtUc/s640/SORBETTO%2BDI%2BAVOCADO.jpg" width="640" /></a></div>
Finalmente riesco a ritagliarmi un pochino di tempo, per dedicarmi al mio blog...povero blog, lo sto trascurando e non poco. Questo non piace molto, perché ad essere sincera, mi piace postare le ricette che faccio e rendervene partecipi.<br />
In questi giorni poi non faccio altro che correre, da brava donna milanese, tra i miei elfi, la casa, le mie vecchiette a quattro zampe che non se la passano bene, colloqui di lavoro e tanti tanti pensieri!<br />
<br />
Ed ora, stranamente, mi ritrovo nella casa arancio da sola, in compagnia delle mie vecchiette (che dormono profondamente), della musica di sottofondo...non mi sembra vero. Un vuoto al quale non sono tanto abituata, e che a dire il vero finirà tra qualche minuto visto che si riempirà la casa. Meglio approfittarne. ^_^<br />
<br />
Questa ricetta nasce perché, come al solito, compro troppi avocado! E visto il caldo dei giorni passati, nel giro di poco tempo maturano in fretta!<br />
Però ero stufa di inventarmi insalate, zuppe o vellutate; così ho voluto provare a fare qualcosa di nuovo, sempre stando sul salato. Per questo mi è venuta l'idea di creare un sorbetto, un piatto che potesse essere servito come antipasto e che non riempisse troppo; qualcosa di fresco e saporito, ma anche molto colorato. (Adoro i colori!) ;)<br />
<br />
INGREDIENTI per 2 persone<br />
<br />
<b>per il sorbetto</b><br />
<br />
1 avocado grande e bello maturo<br />
1 cucchiaio di prezzemolo tritato<br />
il succo di due lime<br />
100ml di latte di mandorle<br />
una presa di sale<br />
pepe q.b<br />
<br />
<b>per la salsa di pomodoro</b><br />
<br />
4 pomodori medi ben maturi<br />
una presa di sale<br />
peperoncino (facoltativo)<br />
<br />
PROCEDIEMENTO<br />
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Dopo aver pulito l'avocado, metto la polpa nel boccale del frullatore ad immersione; aggiungo il succo del lime, il latte di mandorla, il sale ed il pepe.<br />
Frullo bene tutto fino a quando non ottengo un composto cremoso e lo ripongo in un contenitore ermetico ( di plastica) per poi metterlo in freezer. Non avendo la gelatiera e per poterlo poi mantecare, seguo questi 3 passaggi : metto il sorbetto in freezer e lo lascio fino a quando non si solidifica, dopo di che lo tiro fuori, lo frullo nuovamente e lo rimetto in freezer. faccio questo passaggio per tre volte, in questo modo il sorbetto ottiene la consistenza giusta, non è troppo congelato e fa la pallina che è una meraviglia!<br />
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Per la salsa al pomodoro procedo in questo modo: pulisco i pomodori levando la parte centrale con i semi, li taglio a pezzi e li metto nel boccale del frullatore ad immersione, aggiungo poi il sale e frullo tutto! Questa sarà la base sulla quale metterò il sorbetto. ^_^<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4622440316576353813.post-4661736064778573392015-07-21T06:36:00.000-07:002015-07-21T06:37:01.446-07:00CRUDO STYLE: LA PRIMA RIVISTA DI ALIMENTAZIONE CRUDISTA IN ITALIA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-QD_J9h9dZVE/Va5E2ZX6yoI/AAAAAAAAH1g/2pPqmF-EBPE/s1600/MARCHETTA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-QD_J9h9dZVE/Va5E2ZX6yoI/AAAAAAAAH1g/2pPqmF-EBPE/s640/MARCHETTA.jpg" width="640" /></a></div>
Ultimamente passando in edicola, scopro con felice stupore le riviste di cucina Vegana e vegetaria aumentano. Ce ne sono di tutti i tipi, dalla mensili, alle bimestrali e persino quelle con i raccoglitori! Fantastico!!<br />
Ma...sappiate che esiste, finalmente, una rivista di cucina crudista e non solo!!! Non la trovate in edicola, dovete fare l'abbonamento e vi arriva direttamente a casa; oppure potete anche scaricare l'applicazione per Iphone, smartphone e tablet <a href="http://www.crudostyle.com/" target="_blank">qui</a>.<br />
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La rivista contiene un sacco di articoli utili riguardanti la salute, non solo per gli adulti ma anche per i bambini.<br />
All'interno poi potete trovare il menu del mese, dove è scritta una tabella con i giorni della settimana ed il menu da seguire ogni giorno.<br />
E' corredata da ricette, ben spiegate; così se non avete voglia di seguire il "menu del mese" potete sempre sfogliare la rivista e trovare la ricetta che in quel momento fa per voi.<br />
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Ma ci sono anche articoli scientifici, schede su frutta e ortaggi di stagione per poterli conoscere meglio ed utilizzarli al meglio, e testimonianze di come la dieta crudista è riuscita a cambiare, in meglio, la vita delle persone che hanno deciso di <b>cambiare</b>.<br />
Una rivista con tante curiosità, con indirizzi utili per poter mangiare Raw anche all'estero.<br />
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<br />Balu70http://www.blogger.com/profile/06370398104279504623noreply@blogger.com0