Oh ma cosa sta succedendo in questi ultimi anni?
L'Italia che è un paese prettamente agricolo, con tantissime eccellenze in ambito agro-alimentare, sta subendo un picco discendente per quanto concerne il consumo di frutta e verdura.
Ma come? Mi son detta! Produciamo la frutta e la verdura migliore e non ne consumiamo abbastanza?
Come mai questo calo nei consumi? Prezzi troppo alti? Diffidenza nella provenienza del prodotto?
Certo se una persona comune, come la sottoscritta in questo caso, si aggira per i mercati settimanali della Milano da Bere, si può notare come molto spesso la provenienza, di verdura e frutta, non sia propriamente Italiana...
Sicuramente giovani i fattori contrattuali all'interno della comunità Europea, ed anche la richiesta purtroppo sempre maggiore, di trovare frutta e verdura fuori stagione.
Non so cito le fragole a Dicembre, come le zucchine, o melanzane e pomodori.
Vero è anche che nel nostro Bel Paese, il clima non è tutto uguale, e che esistono anche le coltivazioni in serra, che servono per proteggere gli ortaggi dal cambiamento climatico repentino.
Ma...il paradosso è che frutta e verdura, molto spesso anzi direi sempre, costano molto più della carne!!!
Colpa dell'importazione tra altri paesi e l'Italia? Colpa del voler avere sulle tavole frutta e verdura fuori stagione?
Ma anche se fosse di stagione costa comunque troppo!
Parlavo questo testate con un mio amico di Palmi, dell'Azienda Agricola VILLA NUNZIO, della produzione e della raccolta dei pomodori.
Questa azienda molto piccola, a conduzione famigliare, produce delle ottime passate di pomodoro e ciliegini da sugo, oltre che a verdure in conserve, tonnetto, e anduja (non me ne vogliano i Vegani più radicali).
Disquisendo sulle produzioni autoctone calabresi, quali pomodori, patate della Sila ed altro, ci siamo appunto soffermati sulla produzione e raccolta del pomodoro che...viene pagato 30 centesimi al chilo!
Ma ce ne rendiamo conto?
E noi tra l'altro quei pomodori fantastici, molto spesso non li troviamo neanche nella grande distribuzione, che tuttavia continua a dettare legge sui prezzi di mercato; che per loro sono concorrenziali, visto che, dopo aver messo alla gogna i produttori, fanno i prezzi che vogliono sul mercato, ed obbligano (molto spesso) i produttori a sottostare alle loro leggi con ricatti.
O E' COSI' O...E' POMI' (che arriverà sicuramente dalla Spagna o dall'Argentina)
Ma questo è solo un piccolo esempio...
Per questo sono sempre più convinta che i mercati contadini, in ogni città d'Italia debbano essere molti di più.
Perché oltre ad essere a chilometro zero, possiamo trovare i produttori al banco, poter dialogare con loro sulla provenienza, sulla coltivazione dei loro prodotti.
Cosa che non puoi fare con la bancarella di frutta e verdura del mercato settimanale, perché se chiedi se è Italiano, ti diranno sempre di si, ma...se controlli bene ed attentamente le cassette di legno, vedrai l'etichetta di provenienza, che quasi sempre è Spagna, Argentina (soprattutto per i limoni), Egitto e/o Marocco.
Ma perché? mi chiedo io!
ma se noi viviamo in un paese prettamente agricolo, acclamato in tutto il mondo per 'sto accidenti di MADE IN ITALY; perché non posso avere i capperi di Pantelleria, il vero pomodoro San Marzano ( e potrei citare altre varietà), o la melanzana rossa della basilicata??
Perché devo per forza piegarmi al vostro mercato e rischiare di far fallire una miriade di piccoli produttori, che davvero con amore e dedizione, coltivano la Terra??
L'aumento dei prezzi di frutta e verdura è l'ennesima presa per i fondelli, da parte del mercato agroalimentare!
Avete mai fatto caso a quando piove o gela, come i prezzi salgano vertiginosamente?
Ma voi credete veramente che il prodotto ve lo raccolgano al mattino, per farvelo avere bello fresco, sulle bancarelle o nei reparti ortofrutticoli della grande distribuzione??
Per cortesia, siamo seri!
Hanno frigo che contengono non oso immaginare quanta frutta e verdura che deve ancora maturare!!
Quindi compriamo davvero in modo consapevole, magari compriamo bene, ma vediamo davvero di comprare l'eccellenza, che non sta nei grandi marchi, ma nei piccoli produttori locali; potrei anche aggiungere banane ed ananas a parte, ma...la Sicilia ultimamente sta producendo frutta esotica di grande qualità, che certamente non sarà a chilometro zero, forse qualcuno in più ;) , ma per lo meno non dipende da quel mercato che ingabbia tutti quanti noi: CONSUMATORI e PRODUTTORI.